1. E' nata una cagna


    Data: 09/06/2018, Categorie: Trans Autore: Zoccolavogliosa, Fonte: Annunci69

    ... smanettato a lungo che mi inebriava e mi stordiva, la sensazione di essere in qualche modo costretta e sottomessa mi eccitava ulteriormente. Da vera cagna vogliosa iniziai a leccare il cazzo sopra gli slip, mugolando oscenamente. Volevo sfilare gli slip e prenderlo in bocca ma non potevo muovermi, aspettavo che accadesse qualcosa quando, all’improvviso, mi sentì leccare sulla schiena e sulle chiappe. Non mi ci volle molto per capire, anche se non riuscivo a credere che potesse essere vero: era il cane, il pastore tedesco che prima Pietro teneva legato al guinzaglio, che mi stava leccando la schiena e le chiappe dove Carlo aveva sborrato. Pietro capì subito la mia perplessità e, sempre tenendomi fermo, allentò un po’ la presa e mi permise di girarmi. Non mi ero sbagliata, era il cane che mi stava leccando la schiena e le chiappe mentre Carlo stava di fianco e aveva in mano una telecamera con la quale stava riprendendo la scena. Dopo avermi fatto vedere cosa accadeva Pietro mi strinse nuovamente il viso e lo riportò sui suoi slip gonfi dicendomi (sempre con aria molto arrogante e decisa). “Anche al cane piace la sborra del suo padrone, ora tu fai la brava e lo lasci divertire e per premio ti faccio gustare il mio cazzo”. Per la prima volta nella serata ebbi la tentazione di ribellarmi, non sapevo se mi avrebbero lasciato andare ma nello stesso tempo non capivo neppure se davvero volevo andarmene. Sicuramente mi sentivo umiliata, sottomessa e abusata ma non potevo certo ...
    ... nascondermi che continuavo ad essere terribilmente eccitata. Per un attimo, allora, cercai di tornare alla ragione, pensando che troia si ma fino a quel punto era troppo, ma quella sensazione di umiliazione e sottomissione mi provocava dei brividi incontrollabili di lussuria, cercavo di non ammetterlo ma sentirmi una lurida cagna mi piaceva. La mia tenue resistenza si stava di sgretolando, il pastore tedesco, tra l’altro, dopo avermi leccato e pulito la schiena ora si era concentrato sul mio culetto e sul mio buchetto. Era davvero incredibile il modo in cui mi leccava le chiappe, pulendo lo sperma che aveva lasciato Carlo, quando iniziò a lapparmi il buchetto mi sembrò di impazzire. Non avevo mai provato nulla di simile, non riuscivo più a trattenermi e mugolavo di piacere come una vera cagna. Il modo in cui quella lingua ruvida rovistava il mio buchetto mi stava letteralmente facendo impazzire, avevo nuovamente perso ogni controllo e ora volevo anche il cazzo di Pietro. Che, intanto, vedendomi così eccitata aveva allentato la presa, certo che ormai di sicuro non sarei scappata. Questo mi dava l’opportunità di potermi muovermi meglio e ne approfittai per sfilare gli slip a Pietro. “Succhiamelo tutto troia” mi diceva ma io non avevo certo bisogno dei suoi ordini, gli stavo già leccando le palle. Ma avevo troppa voglia del suo cazzo per perdere tempo, leccai rapidamente la sua cappella odorosa poi feci scivolare quel cazzo non grandissimo ma molto largo nella mia bocca ed iniziai a ...