1. E' nata una cagna


    Data: 09/06/2018, Categorie: Trans Autore: Zoccolavogliosa, Fonte: Annunci69

    ... uomini si mascherino da donna. Posso aiutarti io, ti presto qualche mio vestito, ho anche una parrucca e poi ti trucco io”. Le dissi che ci avrei pensato e che le avrei fatto sapere ma dentro di me pensavo comunque di dire di no. Ma il giorno dopo quel colloquio Giovanna di sera si presentò a casa con una busta . “Sarai la maschera più sexy della festa” mi disse tirando mostrandomi il contenuto della busta. C’era un vestitino nero davanti trasparente dalla pancia in su ma con reggiseno nero incorporato, dietro aperto fino a metà schiena, abbastanza corto e con uno spacco di lato. Oltre al vestito nella busta c’era una parrucca mora, con capelli lunghi fino alle spalle, un reggicalze di pizzo nero, calze velate nere e un pacchettino che non capivo cosa fosse. “Con questo vestito e con questa parrucca sembrerai una vera donna – mi diceva Giovanna – e con reggicalze e calze sarai davvero molto sexy. Guarda - proseguì aprendo il pacchetto – ho ritrovato questo perizoma che mi aveva regalato un amico 2 anni fa e che non ho mai neppure aperto che è perfetto per l’occasione”. In effetti era un perizoma nero che si abbinava perfettamente al reggicalze e al vestito. Rimasi un attimo sorpreso, le dissi che ci avrei pensato e che le avrei fatto sapere se accettavo nel giro di un paio di giorni. In realtà se all’inizio l’idea di mascherarmi da donna non mi aveva procurato alcuna emozione, il vedere quell’intimo così sexy e il pensiero di andare in giro ad una festa con perizoma, calze e ...
    ... reggicalze mi eccitava e mi piaceva non poco. Decisi di accettare l’invito e nei giorni che ci separavano alla festa non facevo che pensare ad altro, sentivo crescere l’eccitazione e mi assalivano pensieri da vera porcella, pur sapendo che non avrei mai potuto fare nulla. Il giorno della festa come da accordo scesi a casa di Carlo e Giovanna per prepararmi e farmi truccare da Giovanna. Lei era mascherata da gattina ed era molto invitante, scoprì che anche Carlo sarebbe andato alla festa (“mi hanno convinto i miei dipendenti” mi disse) e si era mascherato da uomo primitivo, con un paio di pantaloncini e un canotta maculati che mettevano in mostra il suo petto così virile e peloso e le sue cosce, pelosissime e muscolose. Nel vederlo non potei fare a meno di pensare che era davvero un bel manzo, uno dei quei maschi che popolavano i miei sogni da porcellina. Andai in camera di Giovanna per vestirmi ed indossai prima l’intimo poi quel vestitino, con un paio di stivaletti bianchi di Giovanna. Indossai anche la parrucca, poi lei provvide a truccarmi, con rimmel, fard e rossetto. Terminata l’opera Giovanna mi portò davanti allo specchio e rimasi di stucco. Avevo davvero un’aria da gran zoccola, molto provocante e eccitante. Tra l’altro ad ogni passo che facevo (inizialmente un po’ a fatica con gli stivaletti con un po’ di tacco) lo spacco del vestito si allargava e metteva in mostra la mia coscia con le calze velate e il reggicalze. “Devi stare attenta, stasera farai perdere la testa ...
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