1. Matilde 01-18 - l'errore


    Data: 10/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... se non lo capisco bene: e così l’orgasmo cui arrivo è un picco senza alcun confine. Solo quando vede che mi sono un po’ calmata mi libera appena dalla sua stretta: finalmente posso guardarla negli occhi.
    
    - Ti amo - mi dice sottovoce.
    
    Rimango a bocca aperta, quasi indecisa se ho capito bene. Anche lei, si vede, si stupisce di quelle parole.
    
    Mentre Michele, che non ha sentito, esce lentamente da me e dopo averci baciate leggermente sulle labbra entrambe si va a lavare, io rimango lì, incapace di muovermi. Siamo serissime. L'atmosfera giocosa, i finti strapazzamenti, la mia performance da padrona, il piacere provato: tutto sparito.
    
    Cancellato come da un cancellino sulla lavagna da due sole parole. Due parole dette troppo seriamente per essere dimenticate.
    
    - Scusa, non so perché l’ho detto, ma è vero.
    
    Lo dice con un tremito nella voce, come di pianto imminente.
    
    - Non ti devi scusare - le dico scostandole i capelli dal viso - Non devi.
    
    - Ho paura, Matilde... se ti amo così come eri... ma se ti amo per come sei stata stasera...
    
    - Io ti amo sempre, Debra.
    
    - Forse ora è meglio che vai a fare un giro...
    
    - Sicura?
    
    - Scusami, ho bisogno di rimanere un po' sola.
    
    - Certo, non ti preoccupare, capisco. Ma non ne vuoi parlare un po'?
    
    - No, non adesso. Ti sposteresti, per favore?
    
    Imbarazzata mi rendo conto di essere ancora sdraiata su di lei. I nostri umori che si raffreddano lentamente lasciano una scia fresca e appiccicosa.
    
    Mi alzo e mi ...
    ... rivesto in fretta. Ha il viso coperto dalle mani ma non piange, forse cerca di calmarsi. Chiudo la porta, siedo sul letto e inspiro a fondo.
    
    Forse riesco a capire come si sente. Noi ci amiamo, ma ciò che ho fatto questa sera ha reso tutto difficile. Quando ci si ama, il sesso lo si gestisce facilmente, spesso con precisione. Ma sempre se si rimane tra pari.
    
    Quando il gioco trascende, e trascende se qualcuno è in minoranza, allora c’è qualcosa che non va. Non puoi più giocare, se sei innamorata nel senso classico della parola, rischi di soffrire troppo.
    
    E di certo Debra questa sera ha sofferto, al contrario di me che invece mi sono divertita. Un evidente squilibrio che non può convivere con vero amore. Ecco cosa le ha fatto paura.
    
    Mi sento sporca, non sono neanche andata in bagno.
    
    È tutto molto strano, ma la calma aiuta a spiegare molte cose accadute nella serata.
    
    È stata gelosa sì, ma di me. Non di Michele. Quelle lacrime erano per me, forse mi conosceva diversa. Quello sguardo sconvolto dalle sue stesse parole... quel bacio disperato e dolcissimo in cui aveva riversato tutta la sua frustrazione, tutto il suo amore, forse, per una persona che la faceva godere sì ma non più da amare.
    
    Mah! Amore, sì, e non più per un Michele che era bello compiacere assieme, ma proprio per me in prima persona. Non so che pensare, ma per ora i giochetti sono finiti.
    
    Michele esce dal bagno con un sorriso radioso che si spegne subito non appena vede me vestita e Debra ...