Fantasie di una moglie - Racconti Erotici

Fantasie di una moglie

... quella Troia di mia moglie a delle fantasie sessuali su di te potresti esaudirne qualcuna?"

Chiusi il telefonino temendo che potesse arrivare da un momento all'altro e aspettai che tornasse al tavolo.

Giunse qualche minuto dopo e mi chiese cosa avessi deciso:

-"Ci sto! Organizza tutto e fammi sapere quando e dove"

Mi rispose subito -"Veramente mi scervello su questa cosa da un po' di tempo e avevo pensato alla nostra villa al mare che in questo periodo è un posto poco frequentato, e se per te va bene il prossimo lunedì. Le dirò che devo partire per lavoro ma che tornerò l'indomani e tu avrai tutta la notte per entrare in azione, lascerò la finestra della cantina aperta, così non avrai la necessità di forzare nulla."

Lo interruppi -"Ok...ok un ultima domanda e poi andiamo via che ho bisogno di dormirci su, quanto dovrà sembrare vera la cosa?"

-" Il più possibile" mi rispose senza esitare.

Mi alzai e gli dissi che anche a me, la birra aveva fatto effetto e che sentivo la necessità di eliminare un po di liquidi, poi saremmo andati via. Così mi diressi verso la toilette. Quando tornai era intento a massaggiare con il suo telefonino, appena si accorse del mio arrivo chiuse l'applicazione è disse:

-"il minimo che posso fare è pagare io le birre" e andò via prima che potessi replicare, lasciando il telefono incustodito, presi la pagina dei messaggi e lessi in fretta quello che si erano detti dopo che avevo accettato:

-"amore l'ho convinto poi ti racconto ...

... "

-" sei stato grande ti sei meritato un premio"

-" non dimenticare che mi hai promesso Ramona "

Poi non vi era nessun altro messaggio, quando torno' prendemmo le nostre cose e andammo entrambi a casa.

Per tutta la notte non riuscii a dormire bene, ne avevo fatto di cose strane ma questa era sicuramente la più strana, ma il pensiero che Roberta avesse tali fantasie erotiche su di me mi eccitava da morire.

Il lunedì Marco mi chiamo' prestissimo, per chiedermi se tutto andasse bene, in realtà per assicurarsi che non avessi cambiato idea. Lo rassicurai che ci saremmo visti all'ora prestabilita per l'ultime delucidazioni.

La sera ci incontrammo a pochi km della sua villa, si avvicinò in fretta e cominciò con una serie di domande:

-"Hai preso un passamontagna?"

Mostrai quello che avevo, e lui subito disse:

-"No questo non va bene, la bocca deve essere scoperta ti servirà" e ne tirò fuori uno da uno zaino che aveva una fessura alla bocca e al naso, poi mi chiese-" hai preso qualcosa per legarla?"

"Si avevo pensato a queste corde in tessuto che non provocheranno fastidio ai polsi"

"Uhm.... Meglio queste manette" e tirò fuori delle manette dallo stesso zaino di prima.

Avevano praticamente pensato a tutto, probabilmente Roberta aveva pensato a tutto.

-"Sa che arriverò stanotte?" Chiesi prima che andasse via.

-" No! Mi aveva chiesto di non saperlo, così l'indomani che hai accettato ci siamo trasferiti qui ed ogni sera sono uscito con una scusa ...