1. Roma (3)


    Data: 12/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... mano tra le cosce e si accarezza la rosellina, respirando profondamente al contatto. Poi, solleva una gamba e mette il piede su una sedia lì vicino: le natiche si spalancano e il suo buco si apre come un’ostrica.
    
    Enrico sembra sconvolto: si passa una mano sul viso come per asciugarsi del sudore. “Amico!”, gli fa Knut. “Questo troione lo apriamo in due, che dici?”.
    
    “Oh, sì! Ha tutta l’aria di non aspettare altro!”, risponde il gigantone.
    
    “Calma, calma!”, interviene Pino. “Arriverà anche il vostro turno. Ma prima tocca a me e a Giò: ve lo scaldiamo un po’, così poi darà il meglio di sé con voi. Che ne dite?”.
    
    “Ah, per me va bene!”, fa Knut. “Più è rodato, meglio è!”. Il biondino mi fa un cenno e comincia a spogliarsi. Io lo seguo a ruota e, una volta nudi, ci avviciniamo ad Andrea, ancora nella stessa posizione. Pino si intrufola tra le sue gambe, si siede a terra e si inghiotte il suo cazzo, iniziando a spompinarlo. Io mi accovaccio alle spalle del troione e inizio a leccargli le gambe da sopra le calze fino a raggiungere il solco tra le chiappe, prima da un lato e poi dall’altro. Quando arrivo a stuzzicargli l’anellino, lui si irrigidisce ed inspira di piacere. Dopo aver percorso la seconda gamba, mi concentro sul buco, aprendogli il culo con le mani. Sotto i palmi, quelle natiche enormi fanno un certo effetto: sono davvero eccitanti e non resisto a non morderle. Ogni tanto mi volto verso i nostri stalloni per vedere la loro reazione e Knut, ipnotizzato ...
    ... dallo spettacolo del troione sotto le nostre grinfie, ha una mano sulla patta di Enrico e gliela strofina piano. Poi, la infila nei jeans e inizia a masturbare il gigantone. In ultimo, gira la testa senza spostare gli occhi da noi e comincia a limonare il mio ragazzo che, attonito, si lascia fare di tutto.
    
    Enrico è davvero su di giri e temo che stasera squarterà letteralmente il malcapitato Andrea. Intanto, Pino si è alzato in piedi tra il muro e il troione: lo sta baciando e gli sta strizzando i capezzoli nella morsa delle sue dita. Allora, io estendo le mie attenzioni anche allo scroto e al cazzo di Andrea: con una lunga leccata, percorro tutto il tratto che va dal buco fino al frenolo e torno indietro, più e più volte, mentre lui comincia a tremare e a sudare di godimento.
    
    “Mi state infuocando, brutte troie!”, ci apostrofa.
    
    “Tesoro!”, ribatte Pino. “Qui l’unica troia sei tu! Vedrai quello che ti succederà tra poco! Quei due lì non si risparmieranno di certo con un culo come il tuo!”.
    
    “MMMMMMMM!!! Non vedo l’ora!”, mugola Andrea.
    
    “Non ancora! Non ancora! Lasciamoli cuocere un altro po’!”, aggiunge il biondino, guardando oltre la spalla del troione. Anch’io giro lo sguardo nella stessa direzione, dove adesso Knut a estratto il cazzone di Enrico e lo sta massaggiando da cima a fondo con grande perizia. Devo dire che il gigantone ha un’erezione impressionante e l’asta è anche più grossa del solito, perché il tedesco non riesce a chiuderci la mano attorno ...