Cuckold forzato
Data: 12/06/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves
... rivestì, sistemandosi con cura la cravatta.
Mi guardò e mi ordinò :”Accompagnami alla porta !”.
Guardai mio marito ancora legato e con il pisello al vento e lo seguii verso l’atrio di ingresso.
Gli aprii la porta di casa e lui per salutarmi mi baciò nuovamente con passione. “Sei una gran troia” disse impietoso.
Poi si girò sui suoi passi e lo vidi allontanarsi lungo il vialetto dell’abitazione.
Rimasi per un attimo immobile sull’uscio di casa, ancora nuda e odorante del suo orgasmo. Profumo che mi sentivo piacevolmente addosso.
Ora avevo un problema molto grosso…. Quello di liberare mio marito dalle corde che lo tenevano legato al letto.
Ma soprattutto la mia domanda era: con quale faccia sarei tornata da lui ?
Mi feci coraggio, in assoluto mutismo tornai da mio marito; ero nuda, lo sperma mi colava tra le cosce arrivando fino ai ginocchi.
Lo slegai, aspettandomi una reazione violenta.
Non ero né pentita né altro, avevo appagato i miei desideri, ero soddisfatta e quindi, avrei accettato qualsiasi conseguenza.
Antonio stranamente a quanto mi aspettavo, quando lo slegai non ebbe reazioni violente.
Mi baciò mettendomi una mano sulla fica, bagnandosi i polpastrelli della sborra del rivale.
Mi prese per mano e mi condusse in bagno dove, facemmo la doccia assieme.
Vidi il suo cazzo prendere vita, certamente non era paragonabile all'altro ma, era sempre un arnese di tutto rispetto.
Nel fare la doccia mi strusciò tutto il corpo ...
... liberandomi dall'odore di sesso del mio amante poi, uscimmo dalla doccia e mi pose davanti al lavandino ove era posizionato lo specchio.
I nostri corpi nudi riflettevano, un senso di pentimento iniziava a pervadermi mentre sentivo da dietro il suo sesso puntare dietro di me.
Mi posizionò a 92 gradi sul lavandino, dalla specchiera lo vidi inumidirsi le falangi della mano destra col sapone poi, sentii in sapone sul mio sfintere.
Or dunque è quella la mia punizione pensai; il culetto che gli avevo negato fino a quel momento, ora doveva essere suo ! Effettivamente mi ero comportata da troia e si sa, una troia lo prende anche nel culo.
Senza fiatare e senza oppormi mi abbandonai al mio destino.
Sentii la cappella appoggiarsi, poi pian piano forzare l'anello del mio ano ma, non urlai (le puttane non urlano pensai).
Il cazzo entrò creandomi enorme bruciore ma non fiatai, dallo specchio lui vide delle lacrime percorrere il mio viso ma, incurante (giustamente) continuò nel suo intento.
Non l'avevo mai preso nel culo per paura del dolore, in effetti sentivo male ma, dopo un po mi ci abituai, arrivando addirittura a provare piacere.
Il piacere saliva lentamente, era un piacere diverso dall'essere posseduta nella fica, era più intenso.
Arrivai addirittura a spingere il sedere indietro cercando di farlo entrare il più possibile.
Non so quanto tempo passò, sentii nel culo un getto caldo, stava sborrando !!!
Appagato lo vidi farsi un bidet e tornare al suo ...