1. Elena, il piacere della schiavitù


    Data: 13/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: maxherrscher

    ... Elena.Terminata la punizione, Olga mise dell’unguento sulle natiche martoriate della sua schiava, poi la incatenò alla panca e le disse che sarebbe rimasta così fino al suo ritorno.Olga tornò tardi nella notte, e si infilò nella Camera da letto di Marilisa, che si stava lavando sotto la doccia, la giovane si spogliò e s’infilò nella doccia, Marilisa sorrise e disse:”la mia piccola puttanella ha fatto un altro centro, sai che con questo cliente fisso stai tirando su tanti di quei soldi che quasi, quasi, potremmo mantenerci solo con lui?” Olga la toccò in mezzo alle gambe e cominciò a baciarle il seno, Marilisa si rilassò e si lasciò guidare verso il godimento che la giovane le sapeva dare, poi proseguirono ancora bagnate uscendo dalla doccia e finirono nel grande lettone, Olga sapeva come farla impazzire erano oramai tre anni che la faceva godere ed era ancora la sua favorita, lo era così tanto che ne era divenuta la collaboratrice indispensabile oltre che la puttana più richiesta, e sapeva come far perdere la testa a Marilisa.Poi appagate si coricarono l’una nelle braccia dell’altra, e allora Olga le disse che voleva la schiava Elena per sé, l’avrebbe addestrata personalmente, non solo finchè restava in cella ma anche quando l’avrebbe portata su, e voleva disporne a suo piacere senza interferenze, infatti aveva deciso che l’avrebbe prelevata già quel giorno e voleva portatesela al prossimo appuntamento.Marilisa le chiese se era sicura del fatto suo e che avrebbe potuto già ...
    ... averne il controllo, e Olga si limitò a sorridere, le mise una mano sul sesso e le infilò la lingua in bocca, Marilisa come ogni volta assaporò la voluttuosa sensazione di quel bacio, e quando Olga si staccò le disse: “Dubiti delle mie capacità?” Marilisa rispose “No, non dubito, anzi sono certa che ce l’hai in pugno, almeno quanto hai in pugno me”.Olga disse: “ma non ti ho in pugno, siamo amiche noi”, e di rimando Marilisa:”Si è vero ma se tu me lo chiedessi mi farei anche frustare da te, e ti leccherei i piedi strisciando e supplicando”.Olga sorrise e la baciò, poi disse “chissà forse un giorno te lo chiederò”, e Marlisa, si accasciò travolta da una nuova ondata di eccitazione e calore. Olga sapeva come far perdere la testa alla padrona Marilisa che nelle sue mani diventava la più docile delle amanti, e dopo averla fatta godere la tenne nelle sue braccia fino a che si addormentò.Al mattino Olga entrò nella cella di Elena la quale era ancora lì incatenata dal giorno prima oramai non sapeva più quanto tempo fosse trascorso, aveva completamente perso ogni cognizione era indolenzita, tutto le faceva male.Era comunque in uno stato comatoso come se fosse in un sogno misto tra dolore e perdita di coscienza era come se si librasse nell’aria ubriaca e incapace di ogni controllo.Olga la slegò, prese un secchio d’acqua e lo buttò addosso alla sua schiava la quale durante la notte aveva perso il controllo di sé urinando sulla panca dov’era incatenata, Elena si svegliò ma non riusciva a ...
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