Elena, il piacere della schiavitù
Data: 13/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: maxherrscher
... disse di andare a posizionarsi sulle sue ginocchia, quando Elena fu in posizione iniziò a sculacciarla con metodo e rigore, aveva una mano forte, ed Elena presto sentì le natiche bruciarle, ma era abituata alle sculacciate che riusciva a sopportarle senza gridare, e si morse il labbro però perché questa Valeria era abilissima non l’avevano mai sculacciata con una tale cadenza regolare e continua, il bruciore era sempre più intenso, e le pareva che le natiche le si stessero incendiando, sentiva anche di essere bagnata stava colando, era un abile sculacciatrice, la sculacciata durò per cinque minuti abbondanti, quando smise, Valeria la accarezzò a lungo sulle natiche, dicendole brava la mia bambina, non hai gridato, sei una bravissima schiavetta, poi le intimò di allargare le gambe mentre continuava a tenerla sulle ginocchia, le mise una mano nel solco, e cominciò a masturbarla, e intanto le diceva che era anche una porcellina, era una fontana, e le piaceva essere sculacciata, allora lo faremo spesso questo giochetto, ma solo oggi ti farò godere, e la toccò così abilmente accarezzandole l’interno della fica, passando sul solco risalendolo fino al clitoride dove lo cercava al tatto lo maltrattava un po’ e poi ritornava all’interno della vagina, la fece impazzire e la portò all’oragasmo, ed Elena agitò le natiche si scosse tutta nel godimento, gridandolo, un “godoooooooo” che pareva infinito. Poi la fece alzare e se la mise in braccio, quella donna era molto forte, e le ...
... stuzzicò i capezzoli, e la accarezzava con dolcezza, e le parlava, dicendole che era una bella schiava, era veramente molto calda, e lei l’avrebbe trattata come va trattata una schiava come lei, che non è la prima e non sara l’ultima, e le chiese: “sei sempre così calda anche quando ti scopano gli uomini?” “ si mia signora”, “anche quando venivi prostituita a clienti sconosciuti?” “ si mia signora”.“allora così non va bene, sappi che con i clienti devi farli divertire ma non devi godere altrimenti tradisci il tuo padrone”.Elena arrossì, e Valeria, le disse di non preoccuparsi, il fatto è che era inesperta, ma se lei si occuperà di lei la farà divenire una schiava che quando verrà prostituita darà piacere ma senza godere e riserverà il suo piacere solo a quando si concederà al suo signore e padrone.Elena era silenziosa e ascoltava questa donna come se lei fosse una stupida, una bambina da educare incapace di capire le cose, perché mai diceva di non godere se era ciò che il suo padrone aveva avuto in mente per lei, altrimenti non l’avrebbe fatta prostituire né l’avrebbe voluta calda e disinibita come pareva la volesse.Dopo un po’ però la fece alzare e le disse che voleva controllare la casa, fece il giro della casa e alla fine decretò che il bagno doveva essere pulito di nuovo, non c’era molto da fare in fondo quella mattina era stato usato solo da lei e da Gianni, e quindi se la cavò abbastanza in fretta.Poi andò in cucina, dove Valeria le fece preparare qualcosa da mangiare per ...