Elena, il piacere della schiavitù
Data: 13/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: maxherrscher
... corridoio, chiamò Marco suo figlio maggiore, lui di certo sapeva cosa sarebbe accaduto perché si materializzò come fosse stato dietro a qualche porta in attesa, e portava in mano della corda.Legarono Elena alla ringhiera del ballatoio che dava sulla scala, e sentì Lidia dire al figlio: “questa serva si è permessa di darmi del tu”, Elena era sorpresa, nel frattempo Lidia le sollevò le gonne sulle reni e gliele fissò con la cintura del grembiule, le abbassò i collant e le mutande, Elena allora cominciò ad agitarsi, lei le disse di non muoversi e di tacere e rivolta al figlio gli disse di sculacciarla, così impara il rispetto.Elena si divincolava e si mise a piangere, che erano impazziti, che la ricoprissero, non potevano farle una cosa simile, disse che li avrebbe denunciati appena sarebbe arrivata a casa e lo avrebbe detto al marito.Ma le sue proteste si persero in mezzo alle sue lacrime e alle urla che iniziò a lanciare appena Marco cominciò a sculacciarla, aveva indossato un guanto di pelle, e la sculacciò fino a quando lei non smise di urlare perché era esausta e senza voce. Oramai non minacciava più. Supplicava di avere pietà di lasciarla andare.Lidia allora fece interrompere la punizione, e rivolgendosi a Elena le chiese se intendeva assolvere i compiti che le sarebbero stati assegnati e rivolgendosi ai suoi “Padroni” con il dovuto rispetto, dando a tutti del Lei.Elena disse che non poteva trattarla così, lei era una donna adulta sposata che doveva essere trattata con ...
... rispetto e dignità, disse a Lidia che loro erano amiche e che non poteva farla sculacciare da un ragazzino. Allora Lidia disse a Marco di riprendere la punizione con il Paddle. E ricominciò, i colpi si abbatterono sulle natiche rosse di Elena, e adesso i colpi li sentiva ancora più brucianti, allora iniziò a implorare di smettere e supplicava di avere pietà di lei.Lidia le rinnovò la richiesta e se era adesso disposta a dimostrarsi obbediente, e a comportarsi come si conviene a una brava serva. Elena rispose: “Si signora, le do del lei e obbedirò, non mi punisca più la prego”.Lidia disse al figlio di slegarla e di portarla in camera. Quando furono entrati, Marco ed Elena, Lidia ordinò a Marco di spogliarla completamente, Elena aveva timore di essere picchiata e non parlò, anzi collaborò con Marco nella propria spogliazione, e quando fu nuda, Lidia la fece avvicinare a sé, le disse che la voleva sottomessa, perché solo così la ripagherà del danno che le aveva arrecato, le ricordò di aver firmato un accordo in cui dichiarava esplicitamente di sottomettersi alla sua autorità. La fece sedere accanto a sé, Elena si sedette, ma con cautela perché le natiche le dolevano per la battitura subita, la spinse con una mano sul petto perché si stendesse sul letto, mentre le gambe erano fuori che poggiavano con i piedi a terra, Elena subiva passivamente, senza opporre la minima resistenza.Lidia o meglio la padrona. Le prese i capezzoli tra le sue dita, ed iniziò a stuzzicarli. Elena era ...