1. Iniziazione di uno schiavo


    Data: 14/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: kimewaza

    ... fra me e me, è perché mi sono fidato di lui ma soprattutto perché mi sono fidato del mio istinto. * Sono ormai passate le sei del pomeriggio. Il gelato mi ha idratato. Dopo più di 5 ore di viaggio, fra pensieri, seghe mentali e timori, non ci sarebbe stato modo migliore per rompere il ghiaccio. Io e Ivan siamo finalmente seduti, faccia a faccia, al tavolino di un bar. Anche se siamo a settembre, il caldo non molla la presa. Effetto del surriscaldamento, dicono. Sta di fatto che sono sudato. Avrei bisogno di una doccia e di cambiarmi. La sessione non è proprio la prima cosa di cui avrei bisogno adesso. E in effetti Ivan non pare aver fretta, anzi: la sosta al tavolino del bar diventa una buona occasione per entrambi per conoscere ed approfondire. Lui è un uomo sulla cinquantina. Mi confessa che Ivan è proprio il suo vero nome e che Tagame, quello d'arte che lui ha scelto per sé, è, per così dire, l'unica nota fantasiosa della sua anagrafe sadomaso. È più alto di me, robusto, capelli castani. Somiglia, così tanto per dare un'idea, a quell'attore francese che ha interpretato il Conte di Montecristo. Lo ricordo perché in quella serie le tinte sadomaso non mancano e non mi sono passate inosservate. Il cinema e la tv sono stati del resto i miei primi canali di avvicinamento al mondo sadomaso maschile. Ho sempre avuto un debole per le scene di tortura e punizione di uomini. Terribilmente attraenti e spesso più vere e crude di quelle dei porno gay del settore. Ma altrettanto ...
    ... terribilmente corte e brevi, non so se per scelte di natura cinematografica o cos'altro. Ivan lavora all'osservatorio astronomico vaticano. Ha una cultura molto ampia. Con lui si ha l'idea di poter parlare di tutto. La cosa mi affascina e mi tranquillizza. I sei mesi di conoscenza e avvicinamento non sono trascorsi invano. E l'istinto, continuo a dirmi fra me e me, non mi ha ingannato. “Mi occupo di comunicazione. Lavoro per un giornale locale a Bari. Per ora mi pagano a pezzo. Non è granché. Con 600euro scarsi al mese non posso certo pretendere di mettere su casa o di pagarmi una macchina. Ma qualche viaggetto qua e là, ogni tanto, per appagare le mie curiosità, riesco a permettermelo”. Anche io a Ivan ormai dal vivo sento di poter parlare liberamente della mia vita, quella pubblica e quella privata. “Sono un edonista ed un narcisista in senso stretto. Non mi faccio mancare il calcio, la corsa e la palestra. Sport tutti i giorni, anche la domenica quando posso.” “Hai un bel fisico”, replica Ivan,”non sei altissimo ma hai una corporatura perfetta, Fabio”. “Devo farti una confessione Ivan. Ecco. Fabio non è il mio vero nome. Sai dico il mio nome solo quando ci si incontra dal vivo. Io mi chiamo Fabrizio. Per il resto, come spero tu confermerai, tutto corrisponde. Altezza, peso, colore degli occhi e dei capelli. Insomma un moro rasato, di 28anni”, gli dico sorridendo. “Un bel moro”, aggiunge lui soddisfatto. “Un bel torello. Come tu sai Fabio...anzi Fabrizio, il sadomaso, quello vero è ...