Fiore di Bach - Cap V - La Regina di cuori
Data: 14/06/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Flame
... ad essere calme. Ho poco con me, solo un piccolo zaino nero sulle spalle, un'ultima occhiata e sono dentro. Passo le sale, gli infiniti corridoi larghi, decadenza e bellezza racchiusi in un unico ambiente, sfarzo e lusso sfrenato mi passano davanti scivolandomi addosso, sembra di essere confinata in una bolla di sapone in procinto di scoppiare. Tuttavia quando Regina mi ha aperto non era affatto meravigliata o almeno, quella è stata la mia impressione, si dice che le donne abbiano un sesto senso, il detto è più che valido per lei. Rimango sulla soglia a guardarla tanto da essere richiamata -cos'hai vuoi rimanere lì imbambolata tutto la notte?- decisa come sempre, una maschera che indossa quando per lo più si scopre vulnerabile. La trovo erotica con quella sottoveste di raso nera con trasparenze crea quel effetto vedo non vedo che rende il tutto più invitante, il corpo nudo sotto si muove sinuoso verso la sala da pranzo, la seguo. Non c'è nessun altro a parte noi due, sono felice che abbia attenzioni solo per me, mi sento sempre trascurata e non so mai cosa gli passi per la testa. Gli spiego la situazione quasi subito, in una conversazione e l’altra davanti a del cibo e del vino che lei impara a farmi bere, non sembra stupita dell’ accaduto ma essendo brava a mascherare, non mi meraviglio. Acconsente di farmi rimane anzi, dice che posso restare quanto voglio, gli sono grata. All’ennesimo bicchiere di vino la testa mi gira e scopro che non ho voglia, almeno ora, di strafarmi ...
... di acidi, voglio solo inebriarmi i sensi con Regina, che ora, la trovo stesa al mio fianco sul letto. Siamo nude. Si racconta Regina, mai come prima d'ora, mi sento frastornata oltre che eccitata. I polpastrelli della sua mano sfiorano la mia pelle seguendo le linee del mio corpo, disegna origami immaginari mentre mi parla della sua infanzia travagliata, povera, orfana di entrambi i genitori è cresciuta in istituti rigidi dove la legge del più forte è quella che prevale. Mi duole il cuore vederla incupirsi i suoi tratti del viso mutano creando rughe espressive marcate, ad un tratto mi pare invecchiata, ma è solo un'impressione, continua mentre le dita ora si spostano sui miei seni, stimola un capezzolo e trovo difficile rimanere concentrata anche perché mi osserva e impone di tenere lo sguardo sul suo. Gli occhi verdi brillano mentre continua la sua storia. Com'è arrivata al Bolshoi? Incontrando una donna, non una qualsiasi ma la prima ballerina di allora, tramite la sua conoscenza diventa quello che è diventata o almeno quel che era : una ballerina famosa; quelle dita di spostano lente sul mio ventre scivolano giù sul pube, intrufolandosi tra la striscia di peli che decora il Monte di Venere, i miei occhi si chiudono per un attimo, mi lascio andare alla sensazione, mi ammonisce determinata, vuole vedere quanto godo. Le dita sono sul clitoride, massaggia, è un susseguirsi di brividi quello che mi provoca, brividi che si irradiano in tutto il corpo. Non curante di ciò che provo ...