Piacere inaspettato in un nonluogo trafficato
Data: 14/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Vercingetorige87
... creduto neanche se fosse stata brutta.
"Questa è una delle più belle che abbia mai sentito. Impossibile. No way." Aggiunsi calcando l'accento americano, storpiando quelle vocali come avessi un chewing gum in bocca.
"Beh questo non vuol dire che non si possa fare altro." Mi disse.
"Quello però è onanismo, è peccato pure quello per il tuo amichetto del Vaticano"
"Beh, devi anche essere realista. Forse sto solo aspettando quello giusto".
La quarta birra, dopo i due vodka tonic sull'aereo, mi indusse a ritenere di esserlo, quello giusto, ma mi astenni dal renderla partecipe dei miei pensieri più sconci. L'alcool scioglie le lingue e le coscienze, in più se riesce a fartelo tirare lo stesso scopri che da discretamente sbronzo non vieni mai, e quello può essere un vantaggio.
Continuai ad essere provocatorio e stronzo, mentre quelle tette sobbalzavano ad ogni respiro, ma ottenni poca corda, abbastanza da impiccarmici e troppa poca per legarmela attorno al cazzo.
Ormai la voglia era troppa, quasi proporzionale alla sua inibizione nei confronti del sesso, e decisi di forzare la mano. Fare il bravo ragazzo era il modo migliore per imbarcarmi a cazzo duro, tanto valeva fare lo stronzo.
"Io adesso ti bacio." Le dissi, e non le diedi il tempo di rispondere. La vidi in difficoltà, indecisa, ma gli ormoni repressi ebbero la meglio sulla morale indotta e dopo un po' rispose, la sue labbra contro le mie.
Quando ci staccammo non poté fare a meno di chiedermi: "e ...
... adesso?"
"E adesso non ti mentirò. Non abbiamo niente in comune e non ci vedremo mai più. Vieni con me." Le dissi afferrandole la mano.
Si lasciò trascinare verso i bagni pubblici. Mi chiesi se le telecamere di sicurezza controllassero pure quello, poi me ne fregai. Il bagno delle donne mi parve un'opzione più pulita, la condussi nel primo cesso e chiusi la maniglietta di sicurezza.
"Succhiamelo!"
"Non ci penso neanche!"
"E allora che ci sei venuta a fare qua con me?" Sfoderai il mio miglior sorriso, era quasi irresistibile e in quel periodo mi sentivo molto potente.
Non le diedi il tempo di rispondere. Le fui addosso e la mano andò a cercare quel bottoncino magico che funziona quasi sempre. Ebbe un sussulto, ed io la conferma che la linea tra santa e puttana è sempre molto sottile. Cercai di slacciarle i pantaloncini di jeans ma oppose resistenza, avrei dovuto faticare.
"Fermo, vai troppo di fretta." Disse.
"In un cesso del Jfk?"
"Guarda che se lo rendi ancora meno romantico di quel poco che è mi metto ad urlare".
"Trova un po' di coraggio, da qualche parte ce l'hai anche tu." Le dissi.
Slacciai quel maledetto bottone e mi infilai giù. Le piacque, e la trovai bagnata. Un gemito, poi un altro e un altro ancora. La baciai sul collo e poi fin su a giocare col lobo dell'orecchio, e di nuovo il collo. Chiuse gli occhi e per un istante parve lasciarsi andare, poi troppi anni di catechismo tornarono a farsi sentire.
"Piano... Piano!" Ansimò.
Non ...