1. 50 incredibili secondi: la fottuta di emanuele 1.2


    Data: 14/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... suda. Non fa freddo eppure…
    
    “Ecco… Se poi uno dei due… O entrambi avessero voglia di farsi leccare il culo…”
    
    Alberto torna ad appoggiarsi allo schienale, allontanando la poltrona dalla scrivania. Allarga le gambe ed inizia a toccarsi il pacco attraverso il camice abbottonato. Con discrezione, ma non senza che Emanuele se ne renda conto:
    
    “E tu cosa preferiresti: farti succhiare il cazzo o leccare il culo, eh?! Rispondi, rispondi al tuo Signore!”
    
    Sulla faccia di Emanuele ricompare quel mezzo sorrisetto: continua a metterlo a disagio questo atteggiamento… È come se i ruoli si stessero invertendo e fosse il ragazzo a voler dettare le regole… O, più semplicemente, Emanuele ha definitivamente compreso le regole del gioco e provava ad applicarle:
    
    “Signore… mi piace farmelo succhiare, e mi piace anche quando giocano col mio culo... – esita – Forse… Forse lei…”
    
    Il suo uccello sta diventando duro: Alberto lo vede dibattersi dentro i pantaloncini. Le sue guance s’imporporano leggermente. È il momento di alzarsi e, sempre rimanendo dietro la scrivania, porsi di profilo. Si sbottona il camice e l’appende: è soltanto un altro mezzuccio per mettere in vetrina la sua vistosa erezione. Il cazzo è perfettamente teso e forza contro l'elastico delle mutande ed il tessuto dei pantaloni chiari indossati. Il sudore e il liquido prespermatico fanno il resto, ovvero indicarne esattamente la grossa forma e la posizione.
    
    Ad Emanuele non sfugge un dettaglio di quello spettacolo: ...
    ... dal suo sguardo scompare ogni timore mentre, con un sorriso malizioso, s’aggiusta il cazzo attraverso i vestiti.
    
    Ormai entrambi si domandano quale sarà l’epilogo del gioco intrapreso.
    
    “Vai verso il lettino. Resta in piedi!” gli ordina.
    
    Emanuele esegue prontamente. Alberto lo raggiunge. Si ritrovano uno di fronte all’altro. I volti a pochissimi centimetri di distanza. La tensione e l’eccitazione sono alle stelle.
    
    “Togliti i vestiti!” gli ordina mentre si leva la cravatta, arrotolandosi le maniche della camicia.
    
    Emanuele si slaccia la cintura, guardandolo quasi con aria di sfida. Si sbottona lentamente i bermuda abbassandoli fino alle caviglie. Nel chinarsi passa a pochi centimetri da quel pacco che tanto desidera, umettandosi le labbra mentre si sofferma ad ammirarlo.
    
    L’esito dell’operazione lascia il giovane con un paio di boxer aderenti di cotone bianco con l'elastico nero. Gli disegnano un sesso grandioso, di cui s’intravede la sagoma già nota: un'asta lunga e decisamente larga.
    
    In corrispondenza della cappella, una chiazza umida. Anche lui è talmente eccitato che la punta del suo uccello si è bagnata: l'odore di sesso, di maschio è quasi palpabile nell’aria. Un’aria che sta veramente diventando bollente. Almeno a giudicare dal sudore prodotto sui due corpi, effetto del gioco praticato.
    
    Lo spettacolo del resto toglie ancora una volta il fiato: le cosce esibite sono grosse, robuste, muscolose e coperte di una bella e fitta peluria scura.
    
    Mancano i ...
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