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Voglia d'amare
Data: 15/06/2018, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... colline che si ergono maestose sull�ampio torace. I suoi rosei e grossi capezzoli, circondati da ampie aureole, si proiettano verso l�alto e sembrano due missili pronti ad essere lanciati nello spazio. Le sue lunghe gambe sono allungate sul lettino e leggermente divaricate. Si vedono ciuffetti di peli che sbucano dai bordi del tanga. Sono imbarazzato. Mi guardo intorno e noto che non c�è anima viva. Siamo solo noi due. Sono l�unico umano a godere delle bellezze di mia madre. Apro la bocca per parlare ma un suo cenno mi zittisce. Mi avvicino e mi piego sulle ginocchia.�Mamma, ma come ti sei conciata?�Non mi lascia proseguire.�Ascoltami. Sono in vacanza e voglio godermela tutta. Voglio fare cose che non ho mai fatto. E tu non me lo impedirai. Vero?�Senza distogliere gli occhi dalle sue nudità balbetto:�Non posso certo impedirti di fare quello che vuoi, ma io sono un uomo e vedere una donna bella come lo sei tu, quasi nuda, mi mette in ebollizione il sangue. I miei ormoni stanno impazzendo.��Ti stai eccitando a guardare tua madre?��Si, mamma. Ti prego copriti.�Non mi da ascolto. Resto vicino a lei ancora per pochi minuti poi vado via. Faccio ritorno alla villa dove tiro fuori il cazzo e mi sparo una sega pensando a mia madre. E� quasi ora di pranzo quando mamma fa ritorno. Nonostante sia coperta da un pareo celeste le sue prosperose forme si notano tutte. Il mio cazzo ha una nuova impennata.�Mi vesto ed poi andiamo a pranzo.�Lo chiama vestirsi. Ha indossato un camicione ...
... che le arriva a metà gamba e completamente aperto sul davanti tanto che si vedono abbondanti porzioni delle sue generose mammelle. Non ha indossato il reggiseno. Una nuova sofferenza mi aspetta. Vengono a prenderci con lo scafo e ci portano sulla terraferma. Pranziamo. Poi mamma prende accordi con il gestore affinché tutti i giorni, a mezzogiorno ed alla sera, ci vengano serviti, sull�isola, e il pranzo e la cena oltre agli ingredienti per la colazione: latte, miele, burro e pane tostato. Prima di fare ritorno ci fermiamo al bar per un caffè e poi riprendiamo verso il molo d�imbarco. Durante il tragitto mi prende la mano e la stringe. Avvicina il suo corpo al mio e strofina una sua mammella contro il mio braccio. La mia mente è partita. Se non la smette finirò per saltarle addosso in piena luce e sotto gli occhi dei presenti la violenterò. Finalmente siamo sul motoscafo. Sbarchiamo ed entriamo nel nostro antro. Siamo al centro della stanza. Lei non ha lasciato la mia mano. Si mette di fronte. Mi prende l�altra mano. Mi guarda.�Vuoi sempre accoppiarti con tua madre? Hai ancora il desiderio di fare l�amore con me?�La guardo stralunato. Non posso crederci. Mia madre mi sta chiedendo se ho voglia di fare all�amore con lei. Mi sta chiedendo se desidero chiavarla. Ho un leggero capogiro. Ora capisco la vacanza sull�isola e il perché mi ha chiesto di non palesare di essere madre e figlio.�E me lo chiedi? Non ho mai smesso di sperare di entrare nel tuo letto e di amarti ...