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Voglia d'amare
Data: 15/06/2018, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... come un uomo ama la sua donna.��Allora baciami come un uomo bacia la sua donna. Da questo momento sei il mio amante.��Sei anche mia madre; questo non ti pone problemi?��Non è un problema. Quando torno a casa dal lavoro voglio che ci sia un uomo ad aspettarmi pronto a stringermi fra le sue braccia e poco importa che quest�uomo sia mio figlio. Per un anno mi sono tormentata sul fatto che sono tua madre. Il pensiero che mio figlio vede in me non solo la donna che lo ha messo al mondo ma anche una donna da amare mi ha convinta. Eccomi qui, pronta a soddisfare il tuo desiderio che è diventato anche il mio. Sei il mio uomo e voglio che tu mi possieda.�Lascio le sue mani e le circondo la vita con le braccia. Le nostre teste lentamente si avvicinano. Le nostre bocche entrano in contatto. Mamma dischiude le labbra e la mia lingua guizza in avanti andando a penetrare la calda bocca della mia genitrice. è un bacio lungo e carico di desiderio. Dopo diversi minuti smettiamo di baciarci.�Amore, che ne diresti se riprendessimo il discorso dal punto in cui lo interruppi quella notte?��Non l�hai dimenticato?��Come potrei? Può una mamma dimenticare che suo figlio ha tentato di violentarla? Di una cosa ho rammarico ed è di non averti lasciato continuare. Un anno è andato perso. Ma è venuto il momento di riparare all�errore commesso. Vieni.�Andiamo nella stanza da letto. Anita arrotola la camicia fino ai fianchi e si distende sul letto; assume la posizione ...
... fetale mettendo in mostra il suo fantastico culo. Non ha le mutande e quindi si vede anche il folto cespuglio di peli che protegge la sua vagina.�è così che mi trovasti la sera della tua promozione?��Si mamma, è la posizione esatta.��E allora cosa aspetti? Vieni porta a termine l�azione che iniziasti.�Veloce mi spoglio e vado a sistemarmi dietro mia madre. Con una mano accompagno il cazzo ad incontrare la vagina di mamma. Posiziono il glande fra le grandi labbra e comincio a spingere. Anita incomincia a miagolare.�Dai, spingi. Fai piano, sono più di sei anni che non prendo un cazzo in figa e da quello che sento il tuo deve essere un mostro.�Intanto la vagina di mamma sta secernendo umori che vanno a lubrificare l�orifizio vaginale facilitando l�avanzata del mio cazzo nel ventre materno. I miagolii di Anita si trasformano in lunghi nitriti. La circondo con le braccia ed ancoro le mani alle grosse mammelle. Le comprimo e le strizzo. Le mie dita artigliano i capezzoli. Li faccio roteare su loro stessi torcendoli e strizzandoli. Sono talmente duri che sembrano due bulloni di acciaio. Il mio cazzo è arrivato alla fine della corsa. Il mio glande ha incontrato il suo utero. Il mio ventre ha urtato il suo culo. Un piccolo grido mi annuncia che mamma ha avuto un primo piccolo orgasmo.�Ecco, bambino mio. Sei arrivato in fondo. Sento la testa del mostro spingere contro il mio utero. Mi sento come se mi stessi spaccando in due. Non muoverti. Dammi modo di godere di questi ...