Ballando il tango XII - Racconti Erotici

Ballando il tango XII

... Ho la tua mano tra le natiche. Me le palpi, le stringi forte. Muovo la testa su e giù velocemente. "Tira fuori il vibratore, Alba!"- mi ordini. Smetto di lavorarti di bocca. Ti guardo in faccia. Adoro il tuo sguardo perso nel desiderio. Mi fa impazzire. Tiro fuori il vibratore. "Mettimelo in bocca!"- mi dici e cominci a baciarlo e a leccarlo con frenesia. Poi parli di nuovo: “Ficcatelo dentro!" Non impazzisco per infilarmi degli oggetti strani dentro di me. Io voglio solo te; in tutti i modi e in tutti i buchi, ma voglio solo te. Conosci questo mio bisogno, ma non te ne curi. I tuoi bisogni sono anche questi e io ti accontento. Tiro su la gonna. Faccio per penetrarmi con Il vibratore pieno della tua saliva. In quel momento guardo la strada. Mi accorgo che di lato c'è un TIR e il camionista ci vede, sta toccando il suo pacco. "Ci sta guardando!"- ti dico terrorizzata. "Chi se ne frega Alba! Mica ci conosce!- mi dici incurante delle mie proteste- Dai, voglio che tu mi faccia capire come stai impazzendo di me, quanto mi vuoi. Dai, fallo entrare dentro, mentre gli ricambi lo sguardo. Stai rivolta verso quel porco, mentre godi.” Ti guardo come tu fossi fuori di testa, ma senza la forza di obiettare. Ubbidisco e lo infilo dentro. Bagnata come sono, scivola come un coltello caldo nel burro. "Spingilo Alba. Sfondati come fosse il mio cazzo!" Lo faccio mentre brucio dal desiderio di avere te. Non penso più al camionista di fianco a noi. Penso solo a soddisfare i miei sensi, ma tu non ...

... me lo permetti. “Alba, guarda che faccia ha il porco! Scommetto che mi invidia. Vorrebbe essere lui in macchina con te e scoparti così, ma tu sei solo mia. Sei la mia donna. Guardalo Alba e tirati su col bacino perché veda meglio come sei bella, come sei donna, come sei mia!” Non ho più forze. Non ho più nulla da perdere. La testa non capisce più niente. Faccio come dici. Spingo a fondo e gemo, mentre mi prendi l'altra mano e l'appoggi sul tuo membro e me la fai scivolare su e giù per darmi ritmo. Appena assecondo i tuoi movimenti, mi lasci fare da sola, mentre la tua mano mi si infila nella scollatura. Mi tiri fuori i seni. Non sono mai stata esposta così davanti agli occhi di un estraneo. Anche al mare con le amiche non sono mai rimasta in topless e pure oggi non mi vergogno. Non ho nessun pudore, una briciola di buon senso. Continuo come impazzita a fare tutto questo. Il camionista guarda. Muovo la mano su di te con frenesia, con l'altra spingo e muovo su e giù il vibratore nella mia vagina, i miei seni al vento, i tuoi gemiti mi fanno impazzire, alla faccia del camionista... Non so come fai a guidare. A tenere il passo del camion, a incitarmi, a farmi impazzire, a farmi godere e a godere tu senza perdere il controllo dell'auto. Tremo tutta mentre il piacere mi sta arrivando. Sussulto. Chiudo gli occhi. Un urlo liberatorio esce fuori dalla mia bocca. Lo segue il tuo quasi contemporaneamente. Il tuo sperma mi scivola nella mano. Ti giri e mi guardi con orgoglio: "Finalmente ...