1. La donna della famiglia


    Data: 17/06/2018, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... trovandola vuota. Allora tornai ad origliare e percepii in parte le parole che si dicevano. O almeno le intuii, mio padre che diceva di amarla e lei che lo rassicurava sul futuro, gli diceva che nulla mai sarebbe cambiato e che lei sarebbe rimasta sempre con lui. Evidentemente avevano raggiunto un accordo fra loro, lei non usciva più come faceva prima quando c’era mamma o usciva molto più raramente, restava in casa la sera e alle volte, spesso, veniva il suo ragazzo a cena da noi. Poi, con naturalezza, si ritiravano nella camera di lei e ci passavano la notte. Papà accettava il fatto, io naturalmente non avevo voce in capitolo, mi doveva andar bene. Non so se vi è mai capitato di vivere cose così, ma io presi a controllare i loro movimenti, individuare cosa facessero e presto capii tutto. Mia sorella si divideva fra loro, dava amore e sesso ad ambedue. Senza traumi. Mi sembrò una cosa bellissima ma presto mi sentii escluso e cominciai a chiedermi il perché. Ero considerato troppo giovane? Un bambino ancora? Non pronto? Ma anch'io avevo le mie esigenze, la mia sessualità di 18enne era prorompente, mi dovevo masturbare diverse volte il giorno, mi eccitavo nel vedere mia sorella dividersi e far godere i suoi due uomini. Origliavo alle loro porte e mi masturbavo violentemente fino a godere. Poi tornavo nella mia stanza ma non riuscivo a saziarmi, ero perennemente eccitato e insoddisfatto. Una notte, troppo preso dal mio orgasmo imminente, non mi accorsi che lei si alzava dal ...
    ... letto e usciva per andare in bagno. Mi sorprese lì, con la mia mano che menava forte il cazzo duro, mentre godevo in un fazzoletto riempiendolo con il mio sperma. Forse immaginava da tempo quanto accadeva? Non fu per nulla sorpresa. Mi prese subito per mano e mi tirò in camera sua. Fu tenera… ecco userei il termine materna se non fosse fuori luogo data la situazione. Io con il cazzo ancora gocciolante e lei che mi teneva per mano. Mi chiese da quanto tempo sapessi. Da quanto tempo stessi fuori delle porte ad origliare e masturbarmi. Le risposi che era da un po’, che mi piaceva sentire i suoi gemiti, il suo darsi senza limiti, la sua generosità. Lei mi rispose che si, voleva legarci tutti in un vincolo tenace, non voleva vederci disperdere ma che godeva anche della situazione, alla fine aveva due uomini no? Mi chiese se volevo essere il suo terzo uomo, il terzo uomo della famiglia ad averla, lei mi voleva bene e non voleva che soffrissi, mi disse anche che avrebbe goduto molto con me. Era attesa da mio padre in camera, ma la mattina appena lui uscito sarebbe venuta in camera mia per parlare, metterci d’accordo sul futuro, programmarlo per quanto possibile. E scopare… volevo? Mentre l’ascoltavo reagii subito e mi ridiventò duro in un attimo, ebbi l’impressione che volesse appoggiarsi con le mani al letto per prendermi dentro subito, da dietro, ma poi desistette, no… non aveva tempo. Disse che preferiva fare le cose con calma. Nel mentre usciva per andare davvero in bagno, mi avvisò ...