La donna della famiglia
Data: 17/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... anche doveva informare mio padre e il suo ragazzo del cambiamento in divenire ma che riteneva che tutto sarebbe stato accettato, lo avrebbe preteso lei. Così o nulla e dovevo accettarlo anch'io, completamente e senza indugio. Niente gelosie e pretese incongrue. Alla fine era lei che si divideva no? Il sacrificio era suo, va bé… disse così e che avrebbe trovato il giusto modus operandi, dividendo il suo tempo fra tutti, senza gelosie e senza problemi. Potete immaginare come aspettai la mattina! Il cazzo che non voleva sentir ragione e continuava imperterrito a tirare! Era talmente duro che mi faceva persino male! Non volevo masturbarmi ancora, lo volevo conservare duro per lei. Nei pochi minuti che avevamo parlato al buio avevo ammirato il suo corpo, le due belle tette, la silhouette che si stagliava contro la poca luce della casa. Avevo sentito il profumo del suo corpo, della sua femminilità, un odore che mi aveva ubriacato. Era bella. La desideravo e lei era disponibile. Immaginavo il mio futuro con lei. Ci pensai a lungo. Noi una famiglia e lei la nostra donna comune. Decisi che mi andava bene. Agitato com'ero mi addormentai solo verso mattina mentre già intravvedevo il chiarore del giorno imminente e più tardi non la sentii entrare nella mia stanza, né raggiungermi nel letto. Mi svegliai quando la sua mano mi accarezzò sotto, all'inguine. Quando la sua bocca pronunciò il mio nome sottovoce al mio orecchio. -Fratellino… svegliati… su… dobbiamo parlare… svegliati…- La sua ...
... mano era decisa, sapeva cosa voleva e come fare. Presto mi stava masturbando ed ero di nuovo eretto, duro come il ferro. -Fratellino… so quanto hai sofferto, abbiamo tutti sofferto ma dobbiamo sopravvivere, è necessario e io posso aiutarvi. Faccio quanto posso. Sono la prima per te…?- Alla mia risposta necessariamente sincera che si… era la prima, lei mostrò un segno di piacere. Di gradimento. -Allora… ti svezzerò a modo mio, mi piace questa cosa…!- La sua mano ora era decisa. Mi accarezzava morbida mentre mi scopriva tutto levando le coltri dal letto, ora eravamo ambedue scoperti e nudi. -Mi prometti che non sarai geloso e ti accontenterai di quello che ti darò? Come tempo intendo perché il mio corpo vorrò donartelo tutto…- Promisi sincero. -Nessun problema… e papà? Cosa ne penserà? Ho sentito parlare d’amore fra voi…- -Papà accetterà… come accetta il mio fidanzato. Ora siamo una famiglia… le parole d’amore sono parole di letto… mentre ci si da piacere… anche tu me le dirai… vero fratellino?- -Si… si… ti dirò anch'io che ti amo…- -Che bel cazzo…! Fratellino! Proprio bello…!- Quella primissima volta fu una cosa tenera, dolce, ho la necessità di usare nuovamente e impropriamente il termine "materna", mi prese per mano e mi condusse al piacere curando che avvenisse senza traumi, senza forzature. Ebbi l’impressione che lei si trattenesse un po’… che volesse evitare di mostrarsi, di rivelare la sua sfrenata sensualità. Si sdraiò sulla schiena e divaricò le gambe invitandomi su lei. ...