Pomeriggio al buio
Data: 19/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi
Sono nudo e inginocchiato di spalle sul divano. La stanza è immersa nel buio. Oggi pomeriggio ho deciso di darmi ad alcuni incontri 'anonimi'.
Il primo che ha risposto al mio annuncio si è descritto come un quarantenne, sposato e riservato, voglioso di svuotarsi le palle. Mi ha appena comunicato di essere sotto casa mia. Gli ho aperto il portone e l'uscio di casa, sistemandomi in salotto come da accordi.
È proprio vero che quando la vista è ridotta quasi a zero gli altri sensi aumentano le loro funzioni. Sento il portone del palazzo chiudersi pesantemente e distinguo nettamente i passi dell'uomo sui gradini delle scale. Si avvicina rapidamente: mi ha detto di avere poco tempo libero e mi sembra stia salendo gli scalini a due a due. È arrivato al mio piano e spalancare la porta, entrare e richiuderla dietro di sé.
Io resto fermo nella mia posizione, muovo solo un po' il culo per accrescere la sua eccitazione. Gli ho descritto come muoversi e si dirige deciso verso di me. Ha un respiro leggermente affannato, forse per l'eccitazione, forse per aver salito le scale così di corsa. Una sua mano si poggia sul mio culo e inizia ad accarezzarlo lentamente. Le sue dita fredde scorrono sulla mia pelle e io inizio a eccitarmi.
Entra rapidamente in contatto con la mia mucosa che trova già umida e bagnata dalla mia saliva. Un suo mugolio di approvazione accompagna il dito che si fa strada dentro di me. Capisce che sono già aperto e disponibile, che non ho bisogno di troppi ...
... preparativi per essere montato.
Estrae il suo dito e lo sento aprirsi i vestiti: prima il rumore di una cerniera (il giubbotto, credo), poi il suono metallico della cintura, infine un fruscio di tessuti (si deve essere abbassato pantaloni e mutande). Mi ha detto di avere parecchia voglia e in effetti, quando torna ad avvicinarsi, è la sua calda eccitazione a toccarmi per prima. Appoggia il suo pisello sul mio culo e inizia a strusciarsi un po' per farlo indurire per bene. È un bel cazzo, non troppo lungo ma bello grosso. Allungo indietro una mano a toccarlo per bene e lo sente gemere nuovamente, segno che apprezza il movimento delle mie dita. Tasto per bene questo cazzone duro e pulsante e soppeso le sue palle che pendono, grosse e piene, poco più in basso.
Mi porto la mano alla bocca e mi sputo sulle dita. Passo la saliva sul mio buco, tornando a bagnarlo per bene. Lui deve aver intravisto i miei movimenti perché, appena tolgo la mano, appoggia la sua cappella e inizia a spingere. Mi rilasso completamente e mi faccio penetrare. Questa volta gemiamo entrambi, lui per il caldo del mio buco, io per il piacere che provo nel farmi riempire da un bel bastone duro. Si pianta a fondo dentro di me e si ferma per qualche istante.
“Scopami”, gli sussurro.
Prende a muoversi e mi afferra i fianchi con le mani, dandomi colpi forti e decisi. Ci sa fare l'uomo e, in segno di approvazione, indietreggio di un po' col culo, andando incontro al suo movimento. In breve la monta aumenta ...