1. La puttana di bordo


    Data: 20/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: tonino, Fonte: EroticiRacconti

    ... te?? - Non solo da me – rispose seccamente – da tutti!!! Rimasi shoccata dalla sua proposta. Avevo pensato di farmi inculare da lui, alla fine del festino ed in privato, mai avrei pensato di farlo con tutti e sei! Non dissi di Si ma, con la mente annebbiata dall’alcool chiesi incoscientemente: - Così… uno alla volta? Davanti a tutti? - Si, uno ti incula e gli altri guardano – confermò – e, a turno, ti inculeranno tutti!! - E chi incomincia? - Decidi tu – mi concesse Sempre senza confermare che l’avrei fatto chiesi ancora: - Da quello che ha il cazzo più piccolo..?!?! - Lo pensavo anch’io – approvò – io sarò l’ultimo, ho un cazzo lunghissimo!! Così senza aspettare il mio “Si” definitivo fece cenno agli altri di tacere e comunicò: - Nina è d’accordo!!! – urlò – cacciate tutti fuori l’uccello. Inizia quello che lo ha più piccolo!! A quel punto scappai da quella cabina ed andai a chiudermi nella mia. Anche se ero ubriaco fradicio capiii che se quella sera mi sarei lasciato inculare da sei uomini dell’equipaggio sarei diventata la puttana di bordo alla quale tutti avrebero potuto ricorrere in caso di “bisogno”. Passarono più di due ore, dormivo alla grande, ma riuscii a sentire battere insistentemente alla porta della cabina. Mi svegliai, ero ancora vestito da “zoccola”, chiesi chi era, riconobbi la voce di “Qualcuno” e mi decisi ad aprire. Lui entrò come una furia e chiuse la porta alle sue spalle a chiave, a doppia mandata. Si spogliò copletamente…aveva un cazzo enorme, lungo, ...
    ... largo, pieno di vene, due coglioni enormi, era incredibilmente bello!! - Apprezzo il fatto che sei scappato. – disse – ma da me non scappi!! Stanotte devi fare l’amore con me. Spogliati e fai presto. Mi hai arrapato abbastanza!! - Okkkk…!!! Mi spogliai di tutto e mi distesi a pancia in su nella cuccetta. Mi prese le gambe tra le mani, le allargò, se le appoggio sulle spalle. Appoggiò la cappella del cazzo in faccia al mio buco e incominciò a spingere, con forza, incurante dei miei rantoli di dolore, incurante del fatto che mi penetrava con fatica a causa della mancanza di una qualsiasi lubrificazione. Nemmeno una sputazzata in culo. Mi stava, letteralmente, violentando!!! Mi chiavò in quella posizione, molto femminile, per parecchio tempo facendomi vedere le stelle dal dolore. Sentivo i suoi coglioni sbattere sulla zona anale ad ogni colpo che mi assestava in culo. Lo guardavo dritto negli occhi dove non c’era nessuna pietà al mio dolore ma solo foia e desiderio sessuale. Ad un certo punto tirò fuori il cazzo. Mi girò, come un fuscello, mettendomi a pecora e riprese a chiavarmi finquando non mi riepì il culo di sborra. Una volta che l’utima goccia di sborra gli era uscita dal cazzo mi spinse supino nella cuccetta. Si rivestì e prima di uscire dalla cabina si voltò solo per dirmi: - Domani ti pago, Puttana!!! Il giorno dopo, in sala da pranzo, davanti a tutti, mi diede un biglietto da 50.000 lire e rivolgendosi agli altri li sfidò: - Se qualcuno la vuole gli dia di più, per me ...