16 - carramba che sorprese!
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... perché rendeva felice me, non l'avrebbero mai conosciuto se non fosse stato il mio ragazzo gay. Questa cosa a momenti tendeva ancora a turbare Andrea ogni tanto, più che altro perché lo destabilizzava parecchio la differenza abissale tra la mia famiglia e la sua.
Io ancora non avevo conosciuto nemmeno i suoi genitori, dopo oltre un anno e mezzo di relazione! Lui continuava a sostenere che per problemi di varia natura il momento non era ancora maturo, io dal canto mio cominciavo a temere che qualcosa non stesse funzionando, su quel fronte cominciavamo ad avere qualche problemino di coppia e sempre più spesso evitavamo di toccare quel tasto.
Il giorno che ci trasferimmo, arrivammo alla casa al mare tutti assieme con la macchina di mia madre. Ero ormai in grado di camminare sulle mie gambe dentro casa, anche se per prudenza avrei dovuto ancora usare una stampella in giardino e in spiaggia, dove il rischio di cadere era maggiore. Giunti a destinazione, ognuno scaricò dal cofano i propri bagagli e andò nella propria stanza per disfare le borse. Io e Andrea entrammo nella nostra e ci chiudemmo a chiave. Eravamo felici come nel momento in cui chiudemmo alle nostre spalle la porta della stanza del b&b per il nostro primo capodanno, benché fossimo ormai una coppia rodata certe emozioni ci entusiasmavano sempre come nelle prime volte, riuscivano sempre a sorprenderci e a commuoverci. Perciò, come tutte le volte in cui un passo felice sul nostro cammino insieme ci faceva ...
... commuovere, lo condividevamo insieme con un momento di pura intimità, uno di quei momenti nostri, tutti nostri, che mai racconterai a nessuno, neppure al migliore amico, neppure allo specchio perchè non sono cavoli nemmeno del tuo stesso riflesso, ma solo del tuo cuore, custoditi gelosamente nei ricordi. Ancora in piedi dietro la porta, giusto far arrivare in terra borse e zaini per liberarsi le mani e ci abbracciammo con passione, forte forte, dandoci un lungo e profondissimo bacio con la lingua. Gli occhi chiusi, l'odore della nostra pelle che si univa l'uno a quello dell'altro creando quell'unica fragranza che era un paradiso per i sensi, il profumo della nostra coppia, della "Famiglia Simo-Andre" come ci definivamo spesso noi affettuosamente. Le sue mani sul mio corpo, prima nella nuca, scompigliandomi i capelli, poi cingevano le mie braccia risalendo dai polsi fino a insinuare le sue dita così sensuali sotto le mie mezze maniche, fino a toccare coi polpastrelli le mie spalle, quindi tornare indietro puntando leggermente le unghie per darmi dei piccoli graffietti che mi facevano eccitare un casino. Era uno dei nostri modi per dirci "tesoro, mi sto eccitando, ti voglio". Le mani di Andrea si separarono dalle mie braccia e andarono a posarsi sulla mia bassa schiena, all'altezza del cinto, mi premevano tirandomi a se e potei sentire sul mio pacco il suo, enorme e durissimo, nel mentre che le mani si intrufolavano molto sensualmente sotto la mia maglietta, carezzandomi lentamente ma ...