-
Da poco migliore amica iv (marika)
Data: 21/06/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Candida69
... decenni. Il parcheggio era distante dal locale ma comunque il parabrezza era in parte timidamente illuminato da un lampione,il quale emanava luce arancione. Era tutto cosi bello e l estasi sembrava non avere mai fine ma quando finalmente lo spacco del mio vestito veniva aperto del tutto dalle sua mani mi ritrovavo con le cosce quasi totalmente in bella vista,rossa in volto e carica di eccitazione per quel dominio assoluto da parte sua. Ero preda inerte e consenziente al suo volere.Una schiava tra le seu mani. Lo lasciai proseguire lasciandomi toccare ovunque fino a quando una richiesta improvvisa mi fece provare una sensazione forte disagio misto a imbarazzo ma carica allo stesso tempo di forte lussuria e desiderio. La richiesta piu spinta di tutta la nostra unione,arrivata cosi in un istante,come un fulmine a ciel sereno. "Non guardare,apri il finestrino". "no perche?"mentre il mio respiro iniziava a tradire il mio vero stato danimo. "Fidati fallo" ma continuai a baciarlo. Marco continuo a contraccambiare fino a quando con fatica si allontano dalle mie labbra: "Marika apri ilfinestrino per favore" Solo un respiro pesante da parte mia comerisposta cosi lo feci,senza voltarmi. "...OK FAI PURE..." sebrava che gli avessi urlato pur non dicendo nulla,"...LASCIA CHE LA TUA DONNA DIVENTI TROIA IMPROVVISAMENTE..." era il riassunto di questo mio modo di comunicare. Non sapevo se decidere di ...
... recitare ancora una parte che ormai pian piano sembrava non appartenermi piu o se sarei andata oltre,fatto sta che lui chiedendomi di comportarmi cosi sembrava volesse davvero dare una vera accelerata alla nostra perversione repressa come un desiderio reale di esibizionismo da portare a termine. Ben presto l odore di quello sconosciuto avrebbe riempito il palmo della mia mano mescolandosi al mio sudore e le mie dita olivastre si sarebbero tratteggiate copiosamente di bollente e bianco sperma di quello sconosciuto. Non mi ponevodomande,eseguivo e basta mentre le dita di marco continuavano a cibavarsi di ogni millimetro di pelle nuda chepotevo offrirgli. I miei gemiti pero (a differenza di Marco) tardarono ad arrivare (sia per quel pizzico di difesa e timore dettato dalla cultura al pudore sia dalla insistente castitada inculcatimi fin da piccola)per timore di essere osservata nel momento piu acuto del mio piacere (finsi cosi l orgasmo riversandolo timido nella sua bocca per poi concludere anzitempo la nostra unone carnale incompiuta). Avevo segato lui dentro la macchina ed ero stata violata nella mia intimita alla vista di quell uomo.Ne percepivo il respiro di questa altra presenza ma nonavrei mai avuto il coraggio di voltarmi,sapevo cosa stava facendo quella persona. "Marika perche non giochiamo?ORA?" "Smettila". Ero difesa dalle "mani" del mio uomo,avevo il suo consenso e cosi trovai il coraggio di allungare il ...