1. Il tanga rosa


    Data: 23/06/2018, Categorie: Etero Autore: ro2063, Fonte: Annunci69

    Nella camera matrimoniale, illuminata tenue dalla lampada del comodino, lui è steso sul letto mentre legge un libro assumendo la postura a "squadra" con la schiena dritta appoggiata alla parete. E' una serata estiva, abbastanza fresca. Lei è in bagno, dentro la doccia. Il flusso d'acqua, poi interrotto, lascia al silenzio la percezione dell'anta che scorre. Trascorre un po' di tempo, mentre lui resta assorto sulla lettura; poi lei entra in camera.
    
    Strofinandosi i dorsi delle mani, ad ultimare l'assorbimento della crema, lei si dirige sul fianco del letto accanto a lui; indossa l'accappatoio bianco, annodato in vita, ha i capelli pettinati indietro ancora un po' umidi. Lei sembra voler catturare attenzione, resta lì mentre lo osserva ma lui, dopo un cenno all'accappatoio, riprende la sua lettura. Lei, ponendo le mani ai fianchi, decide di rompere il silenzio.
    
    Lei: "Dev'essere proprio un libro interessante... ti sta succhiando il cervello, vedo...".
    
    Come rinsavito dal suono delle parole, lui di scatto chiude il libro, lo ripone sul comodino e dirige tutta l'attenzione a lei.
    
    Lui: "Scusami. Volevo finire la pagina..."
    
    Lei: "Mh. Un po' lunghetta questa pagina eh... io sono qui con l'accappatoio, fresca di doccia... non sia mai che ti venga in mente di fare qualcosa eh...".
    
    Restando con le mani ai fianchi, con quella espressione altezzosa, un po' enigmatica, lei lo guarda come a suggerirgli un'idea.
    
    Lui, sempre complice delle idee "strane" di lei, ...
    ... abbocca.
    
    Lui: "Aprilo..."
    
    Lei, un attimo dopo, cambia espressione come se stesse aspettando impaziente quella richiesta. Il volto si fa suadente, ammaliante, gli occhi giocano alternati, socchiusi, poi dilatano un flash assassino, il mento ostenta verso l'alto mentre richiama uno stato d'attesa cinico e tremendamente erotico. Le dita indice e pollice della mano destra pinzano l'estremità della cintola; poi lei, lenta, tira... mentre invece, a lui, annoda il suo sguardo.
    
    L'accappatoio si assesta in una normale postura che subito, a lui, conduce la curiosità al centro. La luce è tenue, calda, riconducibile ad un quadro di Caravaggio; con questa luce l'estetica di una donna può risultare letale. Lui ribadisce il centro dell'immagine da cui si aspetta "qualcosa". Lei, mentre annoda gli sguardi, pinza le estremità laterali del giro collo e, come inizio d'Opera a Teatro, apre le tende.
    
    La luce le bacia il corpo e ombre esatte risaltano subito il relativo tono fisico; come a essere fiera di sé, così da concedere flash ad ammiratore, lei resta statua alcuni istanti e poi, incurante, lascia l'accappatoio al pavimento. Porta le mani ai fianchi, stende poco di lato la gamba destra, lievita di respiro le spalle a offrire seni discreti ma sfrontati. Come fondale marino in bassa marea, così l'addome sebbene privo di mascolina esagerazione. La gamba destra, offerta in luce, a suggerire carrellata filmata dal piedino in sù, impone dettaglio visivo, rallentando per bere meraviglia, appena ...
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