1. Quella scatola speciale


    Data: 25/06/2018, Categorie: Etero Autore: Jestal, Fonte: Annunci69

    “Amore, ti ricordi che c’è da mettere a posto il garage, vero?” dice sorridendo la mia ragazza.
    
    Lei è Francesca, stiamo insieme fin dall’ultimo anno di liceo, ormai sono 5 anni.
    
    Da un anno conviviamo.
    
    Io ho preso la laurea breve e ho trovato subito lavoro (questo ha permesso di iniziare la nostra convivenza), mentre lei continua gli studi.
    
    Il mio lavoro non è niente male e paga bene, questo ci ha permesso di prendere una bella casa con garage e giardino, la casa che abbiamo sempre desiderato.
    
    Abbiamo anche un cane, Dylan, è davvero adorabile.
    
    “Certo tesoro, stavo giusto pensando di andare a sistemarlo visto che oggi non lavoro.”
    
    “Bravissimo.”
    
    Un veloce bacio sulle labbra e poi vado a compiere il mio dovere.
    
    Ho già cominciato da circa un’ora, quando, tra gli scaffali, qualcosa cattura la mia attenzione.
    
    È una scatola, blu, molto carina. La riconosco subito.
    
    È la scatola che mi regalò lei per il primo Natale insieme, la cosiddetta “scatola dei ricordi”.
    
    E io, ovviamente, me l’ero dimenticata.
    
    Lì dentro ho i migliori ricordi della mia vita, sia con lei, che non.
    
    A quel tempo conservavo tutto: biglietti, scontrini, fogli, ma anche bracciali, collane, foto ecc.
    
    Ci soffio sopra per togliere la polvere e la apro.
    
    Comincio a “sfogliare” tutto quello che c’è dentro e la mia mente si accende.
    
    Sorrido, ricordando. È bello ritornare indietro nel tempo.
    
    Mi passa tra le mani una foto, che io ricordo molto bene.
    
    In questa foto ci ...
    ... siamo io, lei e i due miei amici più stretti, eravamo alla festa di laurea di uno dei due, Francesco.
    
    “Amore, muoviti o faremo tardi per la festa!” mi grida dall’altra stanza lei mentre io mi sistemo il vestito.
    
    Il classico vestito elegante da festa: giacca e pantaloni neri con la camicia bianca sotto e il papillon nero (che lei odia) perché la cravatta non mi dona molto.
    
    “Arrivo.” dico guardandomi allo specchio.
    
    Mi dirigo in salotto, convinto che fosse lì, ma non la trovo.
    
    “Allora...come sto?”
    
    Mi giro. La guardo. Rimango un attimo senza parole.
    
    È bellissima.
    
    Trucco a regola d’arte con ombretto marrone chiaro, eye-liner nero e rimmel;
    
    Un rossetto di color rosso scuro che a me fa impazzire ogni volta;
    
    Un vestito nero corto e attillato che le arriva a metà coscia, che le scopre la schiena e con una scollatura che le risalta il seno già abbondante.
    
    E per concludere in bellezza, tacchi neri alti.
    
    Mi eccita da morire.
    
    “Sei...uno spettacolo.”
    
    Mi si avvicina lentamente e mi poggia una mano sul petto.
    
    “Dici davvero...?”
    
    “Sì...”
    
    Non ho nemmeno il tempo di finire che la mano sul petto finisce sulla patta, mentre con l’altra prende la mia e se la mette sul culo.
    
    Mi bacia.
    
    La stringo a me e ricambio il bacio.
    
    Dopo pochi secondi si stacca.
    
    “Siamo in ritardo, andiamo.” con una faccia angelica di chi sa come eccitare un uomo con poco.
    
    Arrivati alla festa, salutiamo il festeggiato e i vari nostri amici. Sono presenti anche i ...
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