1. Tagliati fuori - iii parte


    Data: 26/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner

    ... la nave tremò e stridette terribilmente, e poi nulla. Per un attimo mi chiesi se si potesse morire senza accorgersene. Poi l’allarme risuonò nuovamente, tre volte, assordante nel silenzio surreale che si era creato sul ponte di comando.
    
    Mi raddrizzai sulla poltrona, e impaziente feci spostare di malo modo Daniele dalla mia postazione, avevo il cazzo duro stretto fastidiosamente nell’uniforme.
    
    «Rapporto,» ringhiò il capitano per la seconda volta, spostando velocemente il suo sguardo feroce tra me e Daniele.
    
    «Nessun danno, signore, le testate sono esplose prima di colpirci.» Era impossibile. «Ci hanno mancato.»
    
    «Non staremo qui ad aspettare che aggiustino la mira.» Il capitano non aveva mai smesso di fissare me e Daniele. «Tenente Mutti, ci porti via di qui.»
    
    «Sissignore.» Rispose il timoniere poco prima di far allontanare l’Asteria dalla nave nemica che ci aveva quasi distrutto.
    
    Dejana era furioso. «Siamo finiti in un imboscata,» gridò gravemente. «Il sistema di comunicazione a lungo raggio è fuori uso da una settimana.» Si guardò attorno, fissando uno per uno gli ufficiale in sala tattica. «Sapevano esattamente dove trovarci,» aggiunse. «Voglio un rapporto dettagliato. Subito.»
    
    «Le comunicazioni sono ancora inattive, signore.» Fu Rubbio, l’ufficiale anziano addetto alle comunicazione ad azzardarsi a parlare per primo. «Tutti i sistemi funzionano entro i parametri prestabiliti ma non riceviamo nulla, non risulta nessuna comunicazione in entrata, ...
    ... signore.»
    
    Il capitano rimase in silenzio, con un espressione truce a contrargli il volto al posto del solito sorriso, amichevole quanto fasullo.
    
    «Abbiamo subito lievi danni allo scafo, dovuti in gran parte all’onda d’urto delle esplosioni, le riparazioni sono già iniziate e saranno completate entro due turni. I motori, i sistemi di difesa e gli armamenti non sono stati colpiti.» Era una buona notizia. Il vice comandante Mereu, l’ufficiale tattico della nave, sembrava piuttosto tranquillo rispetto alla nostra situazione.
    
    Dejana batté i pugni sul tavolo di vetro, facendolo tremare tanto che temetti si sarebbe disintegrato sotto il colpo. «E a cosa ci sono servite le armi, le difese o i motori? Eravamo inermi!»
    
    Tutti nella sala si irrigidirono, per lo più compostamente. Mereu invece tremava visibilmente.
    
    «Ci hanno colti di sorpresa, nessuno si aspettava un attacco del genere,» calcai il tono su quel “nessuno”. Dovevo calmare le acque prima che il capitano riversasse la sua frustrazione e la sua ira sull’equipaggio. E li per li non trovai modo migliore che sottolineare le sue, e le mie responsabilità per farlo. «In ogni caso, hanno esaurito l’effetto sorpresa, l’equipaggio è pronto e finché restano nel nostro campo visivo potremo rispondere a qualsiasi attacco. Loro non possono sapere che i nostri sistemi di comunicazione sono fuori uso.»
    
    Tutti nella sola ripresero lentamente a respirare, compreso io. Il capitano stava soppesando attentamente le mie parole. Un accenno di ...
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