181 - Valentina, Veronica, i loro figli e la giovane Alice
Data: 27/06/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... bene� ah, volevo dirti che conoscerai anche Alessandro, il figlio di Veronica, tuo coetaneo..��Ok va bene, mi dai l�indirizzo per favoree� e poi.. dimmi, a che ora dobbiamo essere lì??�Rimasi ancora stupita, da quel �per favore� inaspettato e dalla sua cortesia incredibile.L�avevo lasciato cafoncello anziché no e, dopo nemmeno un mese, me lo ritrovavo gentile ed educato. Gli diedi l�indirizzo e gli dissi anche che li aspettavamo per le dodici e trenta massimo tredici. Mi salutò affettuosamente e quindi chiudemmo la telefonata.Comunicai alla mia amica/amante che ci sarebbe stato un�ospite in più, anzi, una ospite in più e Veronica ne fu felice�Una femmina carina a casa sua��Era come la pecorella a casa della lupa, scommisi con me stessa che già se la immaginava nuda con le cosce aperte e lei che le leccava la tenera fighetta�.La domenica mattina, mi alzai elettrizzata ed anche un pochino agitata. Avrei conosciuto mia �nuora� . Beh, piuttosto la prima di una lunga serie di possibili nuore.Mi diedi da fare per sistemare la casa ed in verità, fui coadiuvata in questo, anche da Veronica e da Alessandro.La mattina presto, in bagno, c�era stato intanto, un piccante siparietto tra me ed il giovanotto.L�avevo semplicemente aiutato a fare la pipì tenendogli il cazzo piegato verso il basso.Poi gliel�avevo pulito per bene con la lingua e, quando lui già si stava mentalmente assaporando un bel pompino, l�avevo rimandato di brutto in salotto a sistemarsi il divano-letto.Erano le dodici ...
... e trentacinque quando il campanello di casa trillò. Agitatissima mi precipitai al citofono e mio figlio mi rispose il classico�..�Siamo noi�.�Aprii ed irrequieta li attesi sulla porta. L�ascensore si aprì e comparve prima lei e poi subito appresso il mio ometto.Abbracciai Max e poi salutai e baciai sulle guance la sua Alice. Lui mi aveva detto che era carina, ma il suo giudizio era stato veramente molto riduttivo. Bellissima era l�aggettivo che meglio le si attagliava. Brunetta, capelli lunghissimi che le cadevano sull�attaccatura delle natiche, mossi in fondo con dei boccoli naturali.Visino con gli occhi verde scuro, le ciglia nere, il naso piccolino, regolare; la bocca era ben disegnata, con le labbra tumide e carnose, di color rosa scuro, senza ombra di rossetto.Indossava un vestitino scampanato corto, color panna, con una scollatura a �V� non troppo profonda. Si indovinava sotto al corpetto un seno sbarazzino massimo di seconda misura e, più in basso, un fisico acerbo ma molto ben formato. Dimostrava non più di sedici anni, abbassava gli occhi quando le parlavi e quando rispondeva lo faceva con una vocina sottile ed ancora fanciullesca. Le gambe erano molto ben tornite e, quando mi precedette per entrare in casa, notai la sporgenza e la perfetta rotondità, di quello che sembrava essere un gran bel sederino. Mi complimentai con lei per la sua bellezza e con mio figlio per la scelta azzeccata, quindi li introdussi in casa. Feci le presentazioni e vidi Alessandro squadrare ...