Simona 1
Data: 28/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: poian
... mi azzardai a avvicinare le mani alle sue parti più intime, e a quel punto scorsi un piccolo cordino che spuntava dalle piccole labbra. Mi fermai interdetto e stupito (beata innocenza giovanile!); Simona, dimostrando che spesso le donne “sentono” più che non vedano, mi disse con voce bassa e calma che si trattava di un assorbente interno e che era nel pieno del suo ciclo mestruale. Io ero sempre più interdetto, ma lei voltandosi e sorridendomi con dolcezza mi disse che non c’era niente di strano, l’assorbente faceva un effetto barriera e tratteneva tutto ciò che proveniva dall’interno anche le secrezioni dovute all’eccitazione, aggiunse fissandomi.
-“Puoi toccarla se vuoi!” aggiunse e io che ormai ero disposto a credere al paradiso e di esserci capitato dentro mi avvicinai e dischiusi la fessura con delicatezza: come era bella! Era rosa e madreperlacea, emanava un profumo indefinibile, ma, per i miei sensi, intollerabilmente piacevole e eccitante. Improvvisamente sentii imperiosamente che dovevo accostare la bocca a quella meraviglia, non avevo mai vissuto esperienze del genere, ma avvertivo una forza invincibile che mi spingeva verso di lei. La baciai con delicatezza e cominciai a toccare con la punta della lingua le sue piccole e grandi labbra. Sentii un fremito e subito dopo un sospiro e contemporaneamente notai che aveva aperto ancora di più le gambe e aveva alzato il bacino: l’invito era chiaro e io non mi tirai indietro! Sempre con estrema delicatezza leccai, ...
... succhiai, baciai tutta l’area mentre Simona, dapprima lentemente e in seguito più decisamente, muoveva il bacino, a volte schiacciandomi il sesso contro la bocca altre volte ponendo a contatto della mia lingua zone di sua preferenza. Le mie mani le accarezzavano le cosce stringendo le natiche o i fianchi in un parossismo di godimento. Non capii quanto durò forse un minuto, forse un’ora, a un certo punto I movimenti di Simona divennero sempre più concitati quasi violenti fino ad un irrigidimento totale e a una serie di profondi sospiri e subito dopo, mi allontanò la testa, con gentilezza, dai genitali continuando a respirare profondamente fino ad uno stato di semincoscenza che io non volli interrompere immobilizzandomi e aspettando in silenzio. Avevo la faccia impiastricciata di secrezioni che leccavo golosamente e pensai due cose: la prima che l’assorbente non tratteneva poi così perfettamente (o che lei era venuta proprio bene) la seconda che meno male che avevo fatto la barba quella mattina!
-“ Oh signore…! Non ho mai goduto così… bene! Ma come hai fatto?
Nel buio della stanza mi raggiunse la sua voce calda e sensuale, io ero veramente stupito! Cosa avevo mai fatto? Avevo baciato le sue parti intime con passione e vero gusto, beh questo si, provavo vero piacere a baciare i suoi genitali, ma da qui a provocarle l’orgasmo del secolo poi…
-“Mi chiamano la frigida, perchè non riesco ad avere quasi mai orgasmi e mai soddisfacenti! Tu invece… lo fai con gusto, si sente che ti ...