1. Appartenenza o amore


    Data: 30/06/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Kajira, Fonte: EroticiRacconti

    Al risveglio, la sua chiamata. Ciao piccolina, come stai? Come se fossi stata masticata e poi sputata. Ti va di vederci domani? Si amore mio. Quando? A che ora? Ecco ora mi si riempie il cuore di felicità. Basta poco. Solo alcune parole ed è di nuovo luce. Vado a prepararmi. Compro un vestito nuovo, vado dal parrucchiere poi dall'estetista. Passo una giornata a preparare la mia carne per lui. Devo essere perfetta. Alla sera esco, rido e mi diverto di nuovo con i miei amici. Domani sarà un giorno fantastico. Rivedrò il mio love. Poi alla notte mi assale un pensiero buio. Non sarà che... ma no non ci voglio pensare. Certo non sarà così. Sono troppo paranoica. Dormo. Al mio risveglio sono pronta preparata. Stasera vedrò il mio love. Forse addirittura dal pomeriggio. Mi deve far sapere. Il pensiero continua a strisciare nella mia mente. Lui mi vuole abbandonare. Glielo ha ordinato sicuramente lei. Non può essere altro. Ad un certo punto mi manda i messaggi di lei. E' irritata non vuole che ci vediamo. Dice che sono insolente. Che non merito di vederlo. La stronza. Non pensava di farmi abbandonare. Troppo presto forse. Sono sicura che prima o poi glielo ordinerà. E' di una malvagità lineare, lei, semplice. Inoltre, è lunatica. Appena lui mostra un minimo di interesse nei miei confronti lei lo rivuole tutto per se. Forse non immaginava che avrei accettato. Lui mi mostra ancora le intenzioni di lei. Addirittura vorrebbe che mi presentassi all'appuntamento e che lui mi desse buca ...
    ... senza dirmi niente. Lui mi dice che non lo farebbe mai, ma propone a lei di vedersi. Lei risponde con un forse. Sarebbe pronto a darmi buca dicendomelo, e ne dovrei anche essere gratificata solo se lei risponderà di si... Questo è troppo. Sbotto. Lei deve sapere che sono stufa di stare in questa situazione che non è più un gioco. Ma un confronto con una ex gelosa. Che io sono una signora e che non dico quello che penso perchè non mi voglio abbassare al suo livello. Che sono stufa, che sono furiosa. Ora è lui a perdere le staffe. Mi chiama e mi dice se voglio vederlo oppure no, che ho tempo tre secondi per rispondere. E naturalmente gli dico di si. Ma solo per andare da lui guardarlo negli occhi e sbattergli in faccia quanto sia delusa dal suo comportamento da omuncolo!! Questo sei: un omuncolo. Lo ripeto lo urlo per tutto il viaggio. Non a lui certo. Quando lo vedrò glielo dirò. Certo che glielo dirò. E da signora me ne andrò lasciandolo come un poveretto a disperarsi perchè mi ha perso. Per sempre. Poi voglio vedere quanto si divertiranno nel loro rapporto malato e crudele senza di me. Ma io basta non ci sto più. Sono accanto alla macchina che l’aspetto, furiosa già pronta ad esporre tutto il mio discorso preparato accuratamente. Il gioco è finito. Lui arriva, mi prende per i fianchi mi e gira contro l’auto. Bastano pochi secondi e sono già di nuovo sua. Mi sfiora la schiena e i fianchi mentre con l’altra mano mi tiene la nuca…. Ma non con fare eccitato. Era come se stesse ...
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