..e lei
Data: 30/06/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Simone Turner
... accaduto. L'uomo dietro di lei la fece sollevare e allargare le gambe. Sentì il suo cazzo duro premere contro la coscia, prima che lui lo spingesse dentro la sua fica. Ma lo tirò fuori dopo un momento, giusto il tempo di puntarlo contro il suo buco del culo per poi iniziare subito a scoparla, brutalmente. Singhiozzò, mentre ogni spinta le lacerava i capezzoli e il suo sangue caldo scorreva sui chiodi. Il dolore era incredibile, la investiva a ondate, finché alla fine svenne, mentre il cazzo le scopava inesorabilmente il buco del culo contuso e dolorante. Si svegliò che era ancora inchiodata al piano, sentiva diverse mani vagare sul suo corpo, sul suo seno tumefatto, la fica distesa e il suo ventre. In quanti erano? Avrebbero potuto essere tre uomini, oppure dieci. Uno ad uno la montarono, scopandole la fica, la bocca e culo. Alla fine qualcuno le inserì un oggetto metallico nel buco del culo. «È una pera,» la informò una voce divertita. «Nei secoli bui veniva usata per torturare i prigionieri. Si apre di un centimetro ogni volta che giro questo piccolo pomello qui, e volendo può allargare il tuo buco del culo oltre il suo limite». E così dicendo diede una svolta, facendo allargare il mostruoso oggetto. Amelia strillò intorno al cazzo nella sua bocca. Sentì una mano torcerle un seno, e poi un'altra svolta al dispositivo infernale nel suo buco del culo, che stava iniziando a strapparle le carni. Una bocca si posò sulle labbra della sua fica, leccando, succhiando e mordendo ...
... brutalmente. Le risucchiò la clitoride in bocca, e morse con forza, spingendo contemporaneamente quattro dita nella sua fica. Amelia sentì le dita sfregare contro il dispositivo nel suo buco del culo, e ricominciò a gemere di dolore mentre lo allargavano ulteriormente. Ma un'altra sensazione iniziò a montare dentro di lei - non era piacere quanto un sovraccarico sensoriale, e iniziò a tremare e contorcersi mentre un orgasmo si diffondeva attraverso il suo corpo torturato. «Ehi, guardate, la troietta sta godendo!» Alcuni degli uomini risero. «Le piace!» Lacrime di umiliazione iniziarono a scorrere sotto il cappuccio. No, non le piaceva tutto questo. Ma non osò parlare. L'uomo tra le sue gambe smise di masticare la clitoride per un istante e alzò lo sguardo. «Le piace, eh? Vediamo se le piace anche questo.» E aprì la pera nel suo ano fino al limite. Amelia gridò come un’ossessa, e si contorse sul piano mentre la sua carne veniva lacerata. Quando le sue urla si placarono, gli uomini smisero di ridere. Uno di loro rimosse la pera, e cominciò a strofinare qualcosa che pizzicava sulla sua fica e il suo buco del culo. Amelia piagnucolava dal dolore ma era troppo esausta per fare altro che sussultare in risposta al bruciore. «Sta zitta, puttana,» disse uno degli uomini. «Non vorrai un'infezione, Vero? Non nella tua condizione così delicata.» Tutti risero. Amelia aggrottò le sopracciglia, confusa. “Condizioni delicata?” si chiese, stavano dicendo che era incinta? Beh, certo. Non avevano ...