Cupidigia fuori dalle regole
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... fianchi e rimango piegata a osservare la curva satinata dei tuoi glutei a un soffio dalle mie labbra:�Sei senza biancheria amore�.Tu mi guardi in modo serpeggiante e facendo forza sulle braccia spingi il sedere sul mio viso ondeggiando, drogandomi con il tuo odore. Io affondo le mani su quella carne piena, mentre mille bolle di desiderio mi scoppiano sottopelle, allargo senza grazia le natiche e con il pollice scendo dall�osso sacro lungo il solco attualmente in mostra. Tu mugoli indiscutibilmente di piacere dimenandoti un po�, in seguito con il polpastrello premuto percorro lenta la tua carne più scura e sfioro circolare il tuo ano pulsante:�Ti voglio scopare� - dico io senz�aspettare risposta affondando la lingua appuntita nel tuo corpo.Tu espiri a bocca aperta incollando il viso sulla parete, incurante del rossetto che sbava, io cerco di controllare la pressione delle mani, mentre la brama di te invece di scemare cresce implodendo nel mio ventre. Io ti scopo a lungo con la bocca, desiderando una lingua più ampia che sappia violarti davvero, mischiando spasimo e rammarico con supplizio e appagamento. E� questa smania che mi spinge adesso a scavarti il sesso con le dita senza troppa delicatezza, scivolando nella tua carne adesso gonfia, spessa, rossa come le tue labbra schiuse. Io ti penetro subito, mentre continuo a scoparti il ...
... sedere, tu coli traboccante sul mio palmo bagnato laddove il tuo sesso mi morde le dita. No, non ancora, perché m�alzo in piedi dietro di te sfilandomi piano, lasciando il tuo sesso affamato e vivo, passo di taglio la mano inzuppata tra i glutei strofinandola su e giù, sentendo il tuo ano dilatarsi quasi per tentare d�afferrarmi e di bloccare quella fuga continua.Con la mano sinistra scivolo lungo il tuo fianco fino a coprirti il pube: la mia mano ti preme il monte di Venere, giacché senti il calore della mia pelle umida dimenandoti. Con la mano destra non smetto di carezzarti il sedere né di percorrerti l�ano senza penetrarlo mai, poi all�istante mentre la tua voce vira in indecenze deliziose infilo di nuovo due dita nel tuo sesso sul davanti, intanto che con l�altra mano ti divarico oscenamente il sedere e ti penetro con il dito medio e con l�anulare.Tu gridi, scuoti le anche, mi maledici mentre ruoto fino a farti male, tuttavia poi la tua carne mi serra in una morsa bollente e grondante di piacere, la tua schiena si tende per un �non tempo� bellissimo e alla fine ti accasci sulla mia spalla con le labbra secche che tremano appena.Gradualmente io scivolo fuori da te e t�abbraccio, adesso ti sento così domata, quieta e rassicurata. Sulla parete specchiata di fronte, il mio spirito sorride contento e soddisfatto.{Idraulico anno 1999}