Quella sera al cinema 02 - Racconti Erotici

Quella sera al cinema 02

Essere in quella sala cinematografica, con le mie cosce per metà scoperte, io che porto sempre vestiti e gonne appena sotto il ginocchio, mi fa risentire in imbarazzo, lo comunico a lui, ma lui mi dice di stare tranquilla e sicuramente gode del mio leggero imbarazzo e mi invita ad essere fiera degli sguardi che le persone mi stanno donando.

Facile a dirsi, in realtà penso anche che aveva un accordo con Manuela, che è con lei in rapporti molto intimi e questo fa crescere la mia gelosia, i miei pensieri. Gli chiedo chiarimenti ma lui glissa e dice che ci sarà il tempo per spiegare tutto. Mi sento improvvisamente triste, potevo immaginare forse, ma sapere che lui conserva rapporti intimi con altre donne mi fa sentire triste, gli dico che voglio andarmene …. che sono delusa… che non doveva farmi questo…

Non fa una piega, mi sorride e mi dice che sono più bella quando sono inquieta e poi è Manuela a dirmi che non è come penso e che lui mi vuole davvero bene. Poco convinta metto un po’ il broncio e lui guardandomi e sorridendo mi fa “Bello il broncio, adesso cercheremo di amplificarlo”.

So che quando fa così sta sicuramente architettando qualcosa e questo mi preoccupa ancor di più. Piccata tiro giù la gonna coprendo le mie gambe e lui continua a sorridermi. Lo strozzerei quando fa così, ma lo amo e quella sua sicurezza mi sconvolge.

La sala ritorna nel buio ed ha inizio la proiezione del secondo tempo del film. Sono preoccupata e un po’ tesa, so che lui ha ...

... sicuramente pensato qualcosa, dentro di me penso che stavolta non mi lascerò prendere, resterò immune dalle sue avances. Al contrario il film prosegue per qualche minuto e lui neppure mi si avvicina, sono un po’ contrita se non fa avances neppure posso dirgli di no e questo mi affligge.

Ma dopo qualche minuto lui mi si avvicina e mi sussurra “Pronta per un bel momento?” Sto per rispondergli quasi male ma lui non me ne da il tempo chiudendomi la bocca con un bacio l quale tento di resistere. Allora entra in scena Manuela, insieme a lui mi prende un polso e, utilizzando il mio collant mi lega il polso al bracciolo della poltrona, poi l’altro utilizzando l’altra gamba del mio collant, inutili le mie proteste, d’amore e d’accordo i due sbottonano al mia camicetta lasciando il mio reggiseno in bella vista e poi, non contenti, tirano fuori i miei seni e cominciano a giocarci.

Intanto, sempre all’unisono carezzano le mie cosce, le allargano, giocano con la ciccia, mordicchiano e baciano i miei seni, lui sale a baciarmi le labbra e questa volta rispondo al suo bacio e le nostre lingue si suggeriscono frasi d’amore. Sento che tutti i miei proponimenti di resistergli stanno andando, per l’ennesima volta in frantumi, mi trovo ad allargare un poco le gambe e, pur preoccupata che qualcuno potesse notare il riflesso bianco dei miei grossi seni, comincio a perdere il lume della ragione. Devo ammetterlo, entrambi ci sanno fare e sanno quali parti del corpo accarezzare per far crescere il mio ...