1. La prima volta di una troia in segreto


    Data: 03/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Troiasegreta93, Fonte: Annunci69

    ... miei compagni di classe.
    
    La mia troiaggine si limitó all'immaginazione per tutto il periodo liceale. Nel frattempo, tuttavia, feci la piacevole ma non celestiale conoscenza del sesso opposto. Di prendere un cazzo vero ,invece, non se ne parló per parecchio, ma non smisi mai di fari quei sogni proibiti.
    
    Le cose cambiarono finalmente quando mi spostai in città per l'università.
    
    In città, ero finalmente libero, ed al riparo da sguardi indiscreti.
    
    Appena stabilitomi, mi iscrissi ad un sito d'incontri, e cominciai a cercare un partner per la mia prima esperienza.
    
    Già nei primi giorni ricevetti diversi messaggi, ma nulla di concreto.
    
    Continuai a cercare a chattare, ma per giorni non trovai altro che foto di cazzi e Gente che scompariva alla parola "quando ci vediamo?", Così, dopo qualche settimana, stanco delle chiacchiere, decisi di pubblicare un annuncio last-minute, nella speranza di trovare qualcuno di realmente interessato.
    
    Finalmente, in questo modo, fui contattato da un ragazzo che sembrava realmente intenzionato.
    
    Diceva di essere un mio coetaneo, e di potermi raggiungere quando volevo.
    
    Senza farmi troppi problemi, a mio rischio e pericolo, decisi di fissare un appuntamento direttamente a casa mia, per la sera del giorno successivo alla nostra chat, dato che il mio coinquilino sarebbe stato fuori per l'intera serata.
    
    Accettó di buon grado.
    
    L'indomani, alle ore 8 di sera, il mio cuore era palpitante. Mancava poco all' appuntamento, ed un ...
    ... misto di paura ed eccitazione pervadeva il mio animo.
    
    Non riuscii a mangiare nulla, ma bevvi parecchio vino, nella speranza che la brillezza potesse mitigare l'ansia.
    
    Arrivó presto l'ora prestabilita, ma nessuno si fece vivo.
    
    Cominciai a pensare che mi avrebbe dato buca, e tutto sommato mi sentii rilassato.
    
    Forse meglio così, dissi tra me e me.
    
    Mezz'ora più tardi, quando oramai avevo dato per scontato che nulla si sarebbe fatto, il telefono squilló.
    
    "Sono qui" recitava un messaggio sullo schermo.
    
    Fui preso da un' angoscia insopportabile. Esitai qualche minuto, prima di rispondere.
    
    Inviai le corrette indicazioni di piano e citofono, e dopo qualche minuto sentii suonare il campanello.
    
    Quasi tremando, andai ad aprire, e mi ritrovai davanti agli occhi il mio primo partner.
    
    Era un ragazzo nè brutto nè bello, più alto e più magro di me, ma piuttosto insignificante nel complesso.
    
    Indossava una semplice tuta da ginnastica, in vero poco eccitante.
    
    Profumava di muschio misto a talco, e la cosa mi piacque abbastanza.
    
    Lo feci entrare e gli proposi di accomodarci sul divano. Notai che era imbarazzato quanto me se non più di me.
    
    Gli chiesi se voleva un po' di vino, ma declinó.
    
    Cominciammo a chiarire del più e del meno, senza esporci troppo.
    
    Compresi che era un ragazzo tranquillo, anche lui alle prime esperienze, e che cercava la stessa discrezione che io cercavo.
    
    Continuammo a parlare del più o del meno per qualche minuto. Dopodichè, mi feci ...