Behind blue eyes ( Alla maniera di Paoletta80 ) Pt.2
Data: 03/07/2018,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Hermann Morr
... ognuno con una sua logica interna, e frontiere che lo distinguono dagli altri. Perchè senza frontiere sarebbe Entropia. Entrare in una situazione imprevista significa solo attraversare la frontiera da un ordine a un altro ordine, dotato di regole diverse, ma altrettanto comprensibili. E se quelle regole non piacciono, basta spostarsi ancora. " Ma guarda, sei una delle opere d'arte in esposizione. Non l'avevi detto. " Il Prof di oggi era tornato subito al Tu, e il palcoscenico di quasi vent'anni prima si riapriva, con nuovi attori. " Scemo. Avevo voglia di rivederti. " " Pensavo di averti già fatto male abbastanza per tutta la vita. " " Non credere, mi sono fatta la pelle dura. " C'era un gioco che facevamo: appoggiare le labbra chiuse e strofinarle per vedere chi le avrebbe aperte prima. Perdevo sempre, era la sola maniera che avessi per lasciarla avvicinare abbastanza da poter fare il resto. In quel momento però sarebbe stato così facile superare gli ultimi centimetri e arrivare io ad aprire le sue, aprire il vestito, ma non si poteva, eravamo in pubblico. “ Bene. Adesso mi hai visto. Tutto a posto, credo di poter andare ora. Però a rivederci. " Era il mio turno una buona volta di fare il sorriso beffardo, mentre il suo scivolava di lato, ma non mi diede la soddisfazione di seguirmi mentre mi allontanavo, neppure con gli occhi. E io che sorridevo davvero, dopo aver controllato che nessuno mi stesse guardando. La verità è che fuori ormai pioveva forte, e ritenevo lei fosse a ...
... piedi, se la conoscevo si sarebbe attardata a visitare il resto della mostra, giusto il tempo di correre attorno al palazzo e recuperare la macchina. E' così imprevedibile il divenire, tante supposizioni potevano essere sbagliate. Eppure passando di nuovo dall'entrata la vidi camminare sotto la pioggia, con l'aria di chi non ci da più nemmeno importanza, la superai piano per fermare e aprirle la portiera, e lei non mi mandò a quel paese. Tutto come previsto. La pioggia batteva sul parabrezza disegnando cerchi mobili, è vera quella cosa che dicono degli introversi, siamo al nostro meglio quando piove, invece che nelle belle giornate. Anche se fossi rimasto a casa, mi sarei seduto alla finestra con qualcosa da bere e avrei guardato gli impatti della pioggia sul terreno, sperando che non finissero presto. Ma in automobile è diverso, il rumore è più forte, c'era pochissimo tra noi e l'aria fredda li fuori, eppure sentivo di fianco il calore del suo corpo e le gocce fitte ci nascondevano al mondo come se fossimo stati in un salotto. Lei aveva aperto a metà il finestrino per accendere una sigaretta, l'odore di pioggia che entrava. " Abiti ancora dove ricordo ? Ti porto la ? " " Grazie. " " Sta quasi davanti alla Centrale del Rum, no ? Ci fermiamo li a bere qualcosa ? Non ci sarà molta gente. " " Perchè no. Ma volevo dire: ti senti in colpa per quella volta ? Ci siamo donati fino a esaurire la passione, e con quella stavo anche io perdendo l'interesse. M'hai solo anticipata. " " E ...