1. La bibliotecaria e il soldato. 2.


    Data: 03/07/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... basta un giudizio negativo e perdo il lavoro. C’è chi può mettermi in disgrazia…- Drago guarda il bambino che gioca a terra, non ha mai avuto una vera famiglia, mai una donna sua. -Posso prenderlo in braccio? Come si chiama il bimbo? E tu come ti chiami?- -Patrick, io Virginia, raccontami di mio marito…- Che strana sensazione per Drago abbracciare il bimbo, lo tiene sulle ginocchia e racconta. Molte cose non può dirle, non può proprio, sono fuori di ogni possibilità di condivisione, mente… parla di opere di sminamento, di bonifica da agenti chimici, non le può dire neppure cosa facevano dopo le azioni, quando per eliminare la tensione nervosa accumulata nelle lunghe ore di combattimento si recavano nel bordello più vicino e si annullavano in lunghe sedute di sesso. Sesso con donne di tutte le razze e colore. Mentre parla guarda la donna, nota ora la sua bellezza triste, i suoi occhi, i capelli, l’epidermide, ma il suo sguardo si sofferma ora voglioso sul grosso seno. Lo immagina libero, due grosse tette, capezzoli che alla sua carezza si inturgidiscono. Salendo le scale dietro di lei ha visto anche il suo sedere, rotondo e largo. Le gambe affusolate. Si sente eccitare, possibile che pensa di voler scopare la vedova del suo amico? Si alza per andarsene perché vuole evitare un ulteriore ...
    ... coinvolgimento. Lei gli chiede se può fare qualcosa per aiutarla. Non lo sa… deve pensarci. Intanto ha bisogno di soldi? Quelli può darglieli senza problemi. Lei rifiuta, lui se ne va. Che strano uomo, i suoi gesti sono sempre misurati come se fosse permanentemente sotto controllo e i suoi occhi? Hanno preso vita solo quando aveva il bimbo sulle ginocchia. Eppure emana una strana e forte sensualità animalesca. Di un uomo che non ha mai conosciuto l’amore ma praticato solo il sesso, un sesso feroce, un sesso di rapina. Spoglia il bimbo e lo lava per la notte, sempre pensando a lui. Al suo volto ruvido, ai tratti tagliati come con uno scalpello. I capelli cresciuti a ciocche senza nessun riguardo. Il fisico snello ma robusto che da l’impressione di una molla pronta a scattare. Mette a letto in bimbo e va in doccia. Si appoggia alla parete della cabina e si masturba lungamente sotto l’acqua che le scorre sul corpo. Dita sul clitoride e dentro, vuole, deve godere a lungo, vuole abbandonare i pensieri nefasti che sente nella propria mente. Passa la doccia sul clitoride, gode e pensa a lui, al soldato. Pensa al suo cazzo. Pensa a come sarebbe averlo, prenderlo in bocca, succhiarlo, gode lungamente di un forte orgasmo mentre immagina che la sta piegando violento e la possiede. Poi stanca va a letto. Dorme subito. 
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