1. Ballando il tango VII


    Data: 04/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    ... miei dubbi. Ti guardo con gli occhi di sempre, con gli occhi dell'amore. Un sorriso si dipinge sul mio viso. Ricambio i tuoi baci. "Se è così il dopo, sono contenta d'aver conosciuto anche la tua parte oscura"- sussurro, mentre ti stringo la testa nel petto per farti capire che ti ho perdonato. "Alba, tu non sai in che guaio ti stai cacciando"- mi dici sorpreso e, allo stesso tempo, sollevato dalla mia reazione. In quell'istante cominci a succhiarmi i capezzoli, a mordicchiarli. Risali fino alla bocca, la baci. Alterni baci sulla bocca, sui seni. Una mano scende fino al bacino, per poi infilarsi tra le cosce. Mi trovi di nuovo bagnata. Avvolgi il mio sesso con la tua mano calda. Strofini delicatamente, per poi penetrarmi con due dita. Comincio a gemere. Divarico le gambe. Voglio sentirti più a fondo. Mi contorco. Stringo le gambe attorno alla tua mano. Il bacino in avanti, le dita... oh, come sanno darmi piacere... e io voglio prenderlo quel piacere che mi dai. Raggiungo la tua mano con la mia e te la spingo più a fondo, mentre tu muovi le dita velocemente dentro me. Vengo bagnandoti oscenamente, mentre i miei gemiti escono senza ritegno dalla mia bocca. "Ti è piaciuto, piccola?"- mi domandi subito dopo, mentre pulisci dalla mano con la lingua il mio piacere. Annuisco esausta e con occhi sognanti. "Adesso devo andare"- mi dici tirandoti su. "Cosaa? E il pranzo?"- dico indicando il tavolo. "Mangeremo domani. Ora devo proprio andare". Metti la giacca sopra la canottiera. ...
    ... "Aspetta, ti ridò la maglietta!"- Faccio per togliermela di dosso. "Ti ho detto che te lo regalo. Credo ne avrai tanto bisogno di sentire il mio abbraccio oggi". Strofini il naso contro il mio, mi dai un ultimo bacio e ti avvii verso l'uscita. Non mi muovo dalla posizione in cui mi hai lasciata. Non ho forze. Porto le ginocchia sul petto e mi copro tutta con la tua maglietta, ripensando a questa nostra prima giornata insieme. Frammenti di scene mi scorrono davanti agli occhi. Pensieri contrastanti mi invadono la mente, emozioni contraddittorie mi pervadono. Cerco di trovare un barlume di lucidità ma non ci riesco. La mia povera testa sta scoppiando. Crollo in un sonno profondo e rigenerante dal quale mi sveglia, ore dopo, l'arrivo di un sms. So già che è tuo. È notte fonda. Mi alzo barcollante e cerco l'interruttore della luce. Lo trovo. L'accendo. Davanti agli occhi la scena del pomeriggio. Il tavolo pronto. Cerco di non pensarci più. Prendo il telefono. Leggo: "Ciao piccola! Come stai? Vuoi ancora vedermi domani o non vuoi più avere a che fare con il mostro?". Sorrido. "Certo che ti voglio vedere. Non vedo l'ora!"- rispondo velocemente. "Va bene allora. Domattina vengo a prenderti e ti accompagno io all'università. Ora va a dormire, è tardi. Buonanotte". "Mi accompagni tu, allora? Che bello, grazie!" Dopo un po' ti scrivo di nuovo. "A dire la verità, ho dormito fino ad ora. Non avrei più sonno...". Aspetto, ma non mi rispondi più. Hai già staccato. Faccio per mangiare qualcosa, ...