1. Sex & Breakfast 1


    Data: 05/07/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Maks

    ... partner occasionali conosciuti nei dormitori studenteschi durante i loro party ricchi di droghe leggere e alcolici. Ma allora era solo una fantasia, arrapante nella misura in cui la ritenevo impossibile. A volte mi divertivo anche a tirarla fuori mentre facevamo l'amore, nei momenti di maggiore eccitazione le chiedevo se le fosse piaciuto esser messa al centro delle attenzioni di un gruppo di nostri amici, assecondarne i capricci e gli istinti più incensurati in mia presenza, mostrarsi loro nuda e puttana come nessuno l'avrebbe mai immaginata, farsi toccare liberamente fino a segare o spompinare chi lo avesse richiesto, anche due alla volta... e la cosa la mandava sempre su di giri, trasformandola in una irriconoscibile ninfomane che mi lasciava farle e dirle di tutto: perdeva ogni inibizione e io godevo offendendola e realizzando tutti i miei sfizi preferiti, come incularla o costringerla a prendersi la mia sborra in bocca lasciandole la figa morire di voglia o al massimo accontentarsi di un vibratore. Quelle erano sempre grandi scopate! L'apice e il fondo della sua autostima fuse insieme, solleticare il suo esibizionismo per umiliarlo nel trionfo del mio orgasmo egoista, lodare il suo corpo per usarlo a mio gusto e consumo, prendere senza dare, ottenere il più possibile senza concedere nulla. Ora il ricordo di quelle fantasie mi sussultavano in cuore, alimentando una spirale di sospetti che non riuscivo a padroneggiare: perché Sandra non mi aveva fatto menzione di quel ...
    ... legame con gli ospiti? Possibile che in tre giorni di frequentazioni non sia emerso che si erano tutti e tre laureati nella stessa disciplina studiando per un periodo nella stessa università? Sì, possibile... ma allora perché la prenotazione è arrivata direttamente a Sandra? Cazzo, sì, dovevano conoscersi e la troia me lo stava volutamente nascondendo. Tornai subito a casa, ma non vi trovai nessuno, né al piano terra, né al nostro appartamento al piano superiore. Chiamai Sandra, che mi disse di essere al mare con la piccola e i due ospiti, così come il giorno prima. Rimasi stupito, non mi aveva nemmeno accennato la cosa. Chiusi la chiamata e accesi il suo laptop. Tentai invano di entrare nella sua casella e-mail, poi nella mia per vedere se tra i messaggi scambiati tra noi otto anni prima fossero mai menzionati quei due nomi, ma nulla. Poi un'altra idea, disperata: rovistare tra le cartelle di foto dei tempi dell'università di Sandra, verificare se tra gli scatti avessi riconosciuto uno dei due. La trovai, e tra i vari visi immortalati ne notai alcuni sospetti, forse per effetto della suggestione: avevo bisogno di vedere bene i volti dei due ospiti dal vivo per esserne sicuro. Copiai quella cartella e uscii ad attendere il loro rientro davanti casa. Qualche minuto e dall'auto scese per primo lei: biondissima e sorridente, sicura di sé, tipica bellezza centroeuropea, alta e di presenza, con tettone da urlo e nasino all'insù; poi il compagno, possente e brizzolato, subito in ...