1. 119 - Maria violentata diventa la puttana del gruppo


    Data: 18/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... le indicazioni per un altro appuntamento. Il giorno seguente presi la bicicletta e pedalai verso il luogo prefissato, era la collinetta del bosco, una collina che fuoriusciva da un fitto bosco e per una ventina di metri c�erano solo piante sparute qua e là e poi delle rocce lisce che formavano un piccolo pianoro. Lui era li seduto su quel pianoro, con un filo d�erba in bocca che mi aspettava. Io indossavo un vestitino corto leggero e delle mutandine bianche ridottissime, lui mi baciò appassionatamente e poi si mise a parlare, volle sapere come stava suo figlio e come stavo io, poi io mi accorsi che sotto di noi al limitare del bosco vi era un uomo che ci guardava. Glielo dissi e lui sorrise maliziosamente, mi fece sedere sulla pietra e poi mi accarezzò le gambe. L�uomo guardava attento, certamente da quella posizione poteva vedere sotto il mio vestito tranquillamente. Notai che il tizio si toccava il cazzo da sopra i pantaloni e mi accorsi anche che Vincenzo ne era consapevole. Mi fece tenere le ginocchia piegate e poi mise la mano sotto e iniziò a toccarmi la figa da sopra le mutandine, poi me le spostò e cominciò a sditalinarmi. Cercavo di tenere le gambe un po� chiuse ma lui mi suggerì sottovoce di aprirle per bene. Ora l�uomo aveva il pene fuori, era anche un bel membro grosso e nerboruto e se lo masturbava furiosamente. Anche il mio amante era eccitato e lo aveva tirato fuori, me lo fece prendere in bocca, mentre io oscenamente mi esibivo a cosce spalancate e la figa ...
    ... al vento. Con la coda dell�occhio vedevo che il guardone non era più solo, assieme a lui c'erano ora altri due uomini, tutti e tre si smanettavano il cazzo. A questo punto Enzo sfilò il cazzo dalla mia bocca e mi sborrò sul viso. Appena riuscii a liberarmi gli occhi dalla spessa crema, mi guardai attorno e i due maschi allupati erano li vicini a noi. Mi aspettavo che Vincenzo mi proteggesse dai due uomini panzuti e invece lui non fece assolutamente nulla. Loro mi vennero vicini mi toccarono le tette pastrugnandomele in modo alquanto violento e indelicato, poi con il cazzo mezzo duro si masturbarono vicinissimi al mio viso e in breve mi colarono sugli occhi e sulla bocca la loro sborra. Enzo, mi lasciò così, con il viso ricoperto di sperma, e mentre gli altri due rinfoderavano il loro ormai flaccido pene lui, si chinò verso di me e mi strappò le mutande poi mi sditalinò velocemente e io eccitata e porca venni urlando il mio intenso piacere.Che uomo bastardo che avevo, mi stava traviando un po� per volta, aveva cercato e ci stava riuscendo a farmi diventare la sua puttana, la baldracca alla quale si può far fare di tutto.In effetti nei giorni a venire mi resi conto che la sua mente era troppo perversa, lui studiava le cose più strampalate e poi me le faceva fare, ogni volta un passo in più verso il baratro, verso il punto del non ritorno. La volta seguente lui organizzò un pomeriggio al mare, da casa mia c�erano pochi chilometri per raggiungere la spiaggia più vicina, ma lui mi ...