Follie d’amore di altri tempi
Data: 06/07/2018,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Alba17
... rivolgere la parola a nessuna di loro, mi dirigo verso la mia camera, camminando in punta di piedi. Le luci nel lungo corridoio sono accese come sempre. Ho sempre avuto paura del buio. Oggi invece mi fa paura la luce. Quanto vorrei nascondermi nel buio! Diventare invisibile, un' ombra attaccata ai muri. Cammino a piedi scalzi, senza fare rumore. Non si sente nulla o forse sì: il tamburellare del mio cuore. Sono quasi arrivata davanti alla mia camera, quando una voce autoritaria: "Fermati!" Vorrei scappare, fare finta di non aver ascoltato, entrare nel mio letto... Le gambe non ubbidiscono. Sono ghiacciata ad un passo dalla mia porta. Il piede che stava per scavalcarla è sospeso in aria. Non mi giro nemmeno verso la voce. Sto lì, immobile, come una statua di marmo. Mi vengono vicine. Appoggio il piede per terra. "Ah... sei tu. Che ci fai qui?"- mi chiede la coordinatrice "Avevo mal di pancia"- balbetto poco convinta. La mia faccia terrorizzata fa le smorfie, ma evidentemente vengono interpretate per smorfie di dolore perché lei, stranamente umana, mi dice di mettermi a letto che mi avrebbe portato una camomilla. Troppa premura. Non ci voleva. Volevo addormentarmi per fare finire l'incubo. Non ho scampo. "Vai a fare una camomilla ad Alba e gliela porti. Io nel frattempo finisco il giro."- dice alla sua assistente del cavolo. L'altra ubbidisce. Entro a letto con il cuore in gola. Nella mia camera il silenzio. So che tutte stanno morendo dalla curiosità di sapere cosa è ...
... successo, come me la sono cavata, ma non è il caso di fare domande. Basta un passo falso e tutto andrebbe a rotoli. Rischieresti l'espulsione, e se rimanessi lì, saresti segnata per sempre, controllata ovunque, in ogni passo che fai. Non avresti più scampo. Poi avrebbero chiamato i genitori e ti avrebbero indicata per la più immorale delle ragazze, bugiarda, spudorata, una poco di buono. E le guardie che sono all'ingresso di giorno e di notte? Quelli ci avrebbero provato con te sfacciatamente, perché tu ormai te lo meritavi. Odio questa vita. Arriva la camomilla. La mia "infermiera" me la porta sogghignando... o è solo una mia impressione? “Bevi la camomilla e cerca di dormire,- mi dice- se dovessi aver problemi, sai dove trovarci.” Sparisce. Chiudo gli occhi. Respiro a fondo. Finalmente se n'è andata! Appena i loro passi non si sentono più, nella nostra camera comincia il casino. Tutte in coro mi domandano cos'era successo, e tutte volevano sapere dov'era andata Elsa. Risposi che non sapevo proprio nulla, ma che domani, appena Elsa arrivava, avrei scoperto tutto. E lei mi doveva raccontare tutto, visto che le ho salvato il culo mettendo in pericolo il mio. Diciamo, che non mi piaceva andare incontro a rischi che non conoscevo, e fare opera buona senza sapere il motivo, non era nelle mie priorità. Mattino in mensa: Vedo Elsa da lontano mentre cerca di fare colazione con te' e formaggio. Mi alzo e le vado vicina. La guardo arrabbiata, minacciosa. Appena mi nota, si tira su e mi ...