Valentina, Federico e Gaia - PARTE 1
Data: 09/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Vale&Fede
... sua scelta era perfetta. Avrebbe voluto accendere la luce e vederla. Ma voleva rimanere nel buio. Prolungare il momento. Sentì che la figa era un lago. Il perizoma era fradicio di un liquido viscoso che era completamente passato attraverso e che le colava lungo le cosce. Valentina era rimasta con le autoreggenti nere trasparenti con balza alta in pizzo che cominciava a bagnarsi dei suoi umori. Eleganti scarpe nere con tacco dodici e quel micro-perizoma elegante e fradicio. Lui le sfiorò la schiena, come per sentire la consistenza della pelle, che era estremamente liscia. Era teso dall’eccitazione. Si conteneva a fatica. Continuò a sfiorarla fino ad arrivare all’inizio del culo. Poi sulla figa fradicia, da dietro. Le raccolse del liquido e scostando il sottile nastro di seta del perizoma lubrificò il suo ano. Poi col dito ancora umido risalì su, sfiorandole di nuovo la schiena. Lentamente. D’improvviso la strinse a sé violentemente e la baciò. Il corpo di lei si inarcò, schiacciandosi contro il suo, vestito. La baciò avidamente, come per dissetarsi dopo giorni nel deserto senz’acqua. Poi si staccò. Le accarezzò il ventre, che era asciutto e piatto. Le sfilò il perizoma, facendolo cadere a terra. Le toccò la figa, come se fosse un cieco: per vederne la forma con le dita. “Inginocchiati” disse Federico abbassando lo zip dei pantaloni e estraendo il suo cazzo durissimo e violaceo. “Si Federico. Ti prego, dammelo. Dammelo adesso.” Valentina si inginocchiò e quasi avidamente lo ...
... prese in bocca. In gola. “Tieni indietro le mani” Valentina unì le mani dietro la schiena e continuò a muoversi su e giù con tutta la testa, con tutto il corpo, per un tempo lunghissimo. Voleva farlo venire così. Bere la sua sborra fino all’ultima goccia. E poi rimanere ancora, fino a quando lui fosse soddisfatto. Ma lui la sollevò, la sbatté contro il muro. La lasciò in quel modo, schiacciata contro il muro, mentre si metteva il preservativo. Il corpo di lei ansimava, si contorceva leggermente. Aveva un bisogno spasmodico di essere penetrata da lui. Lui si mise il preservativo di fretta. Una fretta estrema prodotta dal desiderio non più contenibile. E la prese da dietro, tirandola a sé per la base dei fianchi. “Inarca la schiena” Valentina inarcò la schiena. “Di più. Tira in fuori il culo” Valentina fece uno sforzo estremo, quasi doloroso. Lui la penetrò con forza. L’intero corpo di lei, che nel buio riusciva appena a intuire ma che prima aveva visto con le sue mani, lo eccitava fino allo spasimo. La scopò senza tregua in quella stessa posizione fino a quando non poté più resistere. In quel momento la prese per i capelli. Senza bisogno di dire una sola parola Valentina si inginocchiò. Lui le ficcò il cazzo in gola e le esplose dentro. La sborra le calò direttamente in gola. Sudati, stremati, rimasero in quella posizione a lungo, finché lui non le prese di nuovo i capelli e le urinò in bocca. Si rilasciò completamente. Lei non riuscì a deglutire tutta l’urina e una parte le ...