Il prete ii - parte 2
Data: 09/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: foxtied
... lungo un muro e una sedia più grande, una specie di trono ricoperto di velluto rosso, posizionata abbastanza centralmente nella stanza. Una seconda porta da sul bagno ma non ci sono finestre, neanche lucernari. Una vera stanza di tortura, considerando quanto sia isolata. Dopo una rapida occhiata inizio a notare i “particolari”… tipo il letto, che è attrezzato con corde ai quattro angoli, fissate alle gambe della rete; oppure il “trono”, anch’esso dotato di corde e con un foro abbastanza ampio sulla seduta; il tavolo è dotato invece di catene con polsiere e cavigliere in metallo alle estremità. È chiaro che il prete abbia provveduto a sbizzarrirsi nell’attrezzare la stanza seguendo le sue fantasie. Su un tavolino più piccolo ci sono molte corde, di diversi materiali, e una serie di giocattoli quali vibratori di diverse dimensioni, plug anali, bavagli di ogni tipo, tra i quali spicca una maschera con fibbie di cuoio e anelli e un divaricatore di quelli da dentista. Noto infine l’apparecchio per stimolazione elettrica, con diversi elettrodi… Le torture e le sevizie sono assicurate.
Mentre completo il mio giro panoramico, lui apre un armadio a due ante e mi invita a guardare la sua dotazione di bacchette e fruste, queste ultime da me non molto gradite: “Le fruste non erano contemplate, ricordi?” – “Tranquillo, era solo per fartele vedere… userò solo le bacchette sulle piante dei piedi, e solo se acconsentirai, ma se dovesse venirti voglia di essere frustato, sai che c’è ...
... tutto l’occorrente. Comunque volevo mostrarti un’altra cosa… un giocattolo molto interessante da usare…” – “Cosa? Lo stimolatore elettrico?” – “Vedo che hai già afferrato i particolari, ma no, non era quello che volevo mostrarti, ma questo…” Prende una scatola dall’armadio e la poggia sul tavolo grande, aprendola: “Ecco, è questo il giocattolo, che potrebbe essere interessante qualora dovessi lasciarti legato qui da solo…” – “Cosa sarebbe?” Estrae dalla scatola una sorta di recipiente in plastica trasparente, con collegato all’estremità un tubicino in gomma alla fine del quale c’è un terminale tipo ventosa, in silicone o simile, a forma cilindrica allungata… “Illuminami, non so cosa sia” gli dico… “La ventosa si applica al pene e si stringe alla base, poi si accende e in sostanza ti masturba. È programmabile a intervalli di tempo oppure a ciclo continuo, e raccoglie lo sperma nel contenitore” Un aggeggio infernale quindi, se chi lo subisce non ha modo di fermarlo… “Quindi vorresti lasciarmi legato e con quest’affare collegato al pene?” – “Il giocattolo c’è, se decidiamo di usarlo sarà di comune accordo, ma sarebbe interessante lasciartici per la notte, ovviamente non a ciclo continuo. Però immagina… legato al letto e magari ogni ora ti masturba fino a farti venire. Per poi ricominciare dopo un’altra ora…” – “Masturbazione forzata quindi… ma come fa a stabilire se io sia venuto o meno?” – “C’è un piccolo sensore che rileva la variazione della quantità di liquido, vedi, questa ...