1. UN LAVORO PER IL FIGLIO DI LIVIA 2


    Data: 10/07/2018, Categorie: Maturo Autore: francescocesarini, Fonte: xHamster

    Era arrivato il pomeriggio, sapevo che sarebbe arrivata, non poteva rinunciare al contratto di lavoro sebbene a tempo determinato, lavoro che avevo promesso di dare a suo figlio se fosse venuta a letto con me, come avevamo concordato dopo il nostro incontro in macchina e quel fantastico bocchino che era stato il preludio a quello che sarebbe accaduto oggi. Il suono del citofono, l’ascensore che si apre e lei che entra …. Vestito aderente ma non stretto blu, scarpe in tinta tacco medio che le disegnavano il polpaccio ben tornito, calze color carne…. “E’ a posto il contratto?” chiese entrando “Pronto” risposi “Eccolo qui, tre mesi come detto….. al modico prezzo di una scopata a settimana e poi lo rinnoviamo “ Rimase un attimo in silenzio, guardando il foglio di carta che tenevo in mano, poi alzò gli occhi verso di me “Va bene , facciamo quello che dobbiamo fare allora” , poggiò la borsa sul tavolo alle sue spalle e si abbassò accovacciandosi di fronte a me , in piedi di fronte a lei, mi apri la patta dei pantaloni, tirò fuori l’amico già mezzo duro e cominciò a segarlo portandolo poi in bocca e comincio un andar su e giù con quelle labbra sottili ma morbide. Continuò per diversi minuti , io la lasciavo fare, guardando la sua testa che andava avanti e indietro, il cazzo era diventato un palo, la pressione delle sue labbra sempre più forte… si fermò, lo sfilò dalla bocca alzò gli occhi verso di me “Fai quello che devi fare adesso… “ La tirai su, lei si appoggiò al tavolo “Vai di ...
    ... fretta?” dissi mentre le tiravo su il vestito scoprendo quelle cosce ben tornite che erano state il mio tormento nei giorni passati, dopo il fantastico servizio di bocca che mi aveva fatto nella mia macchina in occasione del nostro primo incontro. Le calze velate erano tenute su da un reggicalze nero che circondava uno slip di pizzo traforato che lasciava uscire parte del suo pelo nero, ispido, che alla fine della giornata avrei ben sporcato di sborra. Finii di tirarle su il vestito , sopra i fianchi, “Siediti sul tavolo…. E stai buona, decido io quando scoparti” dissi spingendola a sedere sul tavolo. Si sistemo sul tavolo, le braccia poggiate dietro di lei , la baciai mentre una mano iniziava a ravanare in mezzo alle sue cosce scostando lo slip ed arrivando a quel pelo duro, nero, ispido…. Mi scoppiava il cazzo ma non volevo penetrarla prima di averla ben bagnata…. Lo slip non rimaneva scostato, lo presi lo tirai e lo stracciai…. “tranquilla te ne regalo un altro” dissi mentre due dita entravano nella sua figa e lei lanciò un grido soffocato tirando indietro la testa per quella penetrazione improvvisa. Pochi avanti e indietro delle dita e cominciò a bagnarsi, intensificai il ritmo ed inizio a godere “Ahhhhh….ahhhh….” Cercava di soffocare la voce, il ritmo della mia mano orami era forsennato “ahhhhh… fai piano, mi fai male….. ahhh” “Godi e stai buona “Risposi, lei continuò a sbattere la testa avanti e indietro, le sua mani avevano afferrato i bordi del tavolo e lo stringevano ...
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