1. Sono una cosa CAP. 3


    Data: 10/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: cHIODINO

    ... anzi male ovunque anche per le botte che prendevo per le mie ripulse, la mia scarsa “collaborazione”. Botte e frustate. Sono sovra pensiero, cosa grave, ma non se ne irrita. Succhiamelo, ha detto. Un ordine secco, accompagnato però da una carezza... Lo guardo sperando non intenda quello che temo, con poche speranze però. E' sempre al peggio che devo pensare. Certo non vuole che lo lavi... Steso, rilassato, la testa su l' avambraccio, mi guarda. Con la destra si carezza l' inguine stringe la sua virilità non certo al massimo del turgore. Dai schiava, succhia il cazzo del tuo Padrone. Fammelo tornare duro, poi vedremo che fare! Il tono è serio ma sorride. Fa in fretta a passare a sguardi più duri...Vorrei dirgli che non sono la sua schiava ma non oso quasi dirlo neppure a me stessa. A volte sembra leggerli i miei pensieri. E' facile per lui passare dal sorriso e le carezze alla frusta. La bacchetta almeno. Mi chino con un sorriso che è falso come, come una banconota da...al diavolo, devo piacergli devo piacergli se no mi mena...gli sfioro il viso ...
    ... delicatamente, poso poi le labbra leggere sulle sue, non riesco a leggere i suoi pensieri, direi ne sia compiaciuto. Mi carezza il fianco...io gli stringo delicatamente la virilità già in via di risveglio, vi porto le labbra, lo imbocco...e non so cosa altro fare. Invento e la mia creazione sembra non dispiacergli. Se non sono una schiava, certo sono una puttana. Riuscirò a fargliela pagare? Certo riuscirò a sfuggirgli ma è altrettanto certo che non dimenticherò mai questo periodo. L' orrore e la paura' il dolore e lo schifo della prima volta...si, poi ci si abitua anche ad essere violentate. Io almeno mi sto abituando. Certo devo fingere, fargli credere quello che vuole, adattarmi...ed in parte mi adatto...fingo soltanto? Neppure io lo so. Mi controlla come un carceriere, la fuga per ora è impossibile, ma non può controllarmi in questo modo per mesi od anni. Dalla finestra schiusa entra il fresco della notte, mi faccio più accosta a lui. Serva a qualcosa, a scaldarmi almeno. Glie la farò pagare, giuro che me la paga, non so quando e come ma me la paga... 
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