Io Sono Elbe |Epilogo| Promesse
Data: 11/07/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Cigno
... possa essere uno di quei momenti.” rispose William. “Siamo davvero contenti di poterti riabbracciare.” disse Elizabeth, avvolgendo la dottoressa tra le sue braccia. Poi continuò. “Alice, posso domandarti dove sia...?” domandò Elizabeth. Alice fece un sorriso di circostanza. “La mia accompagnatrice, intendi? Ehm, si... a proposito di questo: Lei preferisce aspettarti sotto al gazebo, alle spalle della sala ricevimenti. Non appena finisci con gli invitati, potresti andare a trovarla. Che ne pensi...?” rispose. Elizabeth guardò con sguardo interrogativo la sua psicoterapeuta e poi rivolse un'occhiata a William, che sembrava spaesato tanto quanto lei. “Non penso sia un problema. Quindi è davvero qui?” disse ansiosa Elizabeth. “Si. E' qui.” rispose Alice, posando una mano delicatamente sulla spalla della sposa. Finiti i convenevoli e avendo accolto tutto il flusso di invitati, Elizabeth e William si baciarono rapidamente. “Sicura di non voler compagnia?” disse William. “E' tutto ok, Will. Tu stai dentro a intrattenere gli invitati...” rispose Elizabeth. Procedette a passo rapido sopra il manto d'erba, tenendo alta la gonna del vestito con entrambe le mani, cercando di non incespicare. Il gazebo era posto sulla sommità di una piccola collinetta artificiale. Era in legno, costituito da una pianta ottagonale e di colore bianco. All'interno della struttura, si riusciva a scorgere una figura, seduta. La postura era parecchio tesa. Sembrava una giovane donna, vestita piuttosto elegante ...
... sebbene non in modo particolarmente appariscente. Un vestito nero con alcuni dettagli rossi. Capelli neri, poco mossi. Un profilo familiare. Riconoscibile. Non appena la donna voltò il capo, concedendo la vista del suo volto, Elizabeth trasalì. Inconfondibile. Inaspettata. Improvvisa. “Ciao Elizabeth.” disse Kate, sorridendo. “Kate.” disse la sposa, mentre lentamente si addentrava all'interno del gazebo. “Ho aspettato tanto questo momento.” “Anche io, effettivamente, ho aspettato parecchio.” rispose, poi aggiunse. “Sei bellissima. Il tuo vestito è davvero stupendo.” Le due ragazze si abbracciarono. Il cuore di Kate palpitava alla stessa frequenza di quello di Elizabeth. Entrambe dunque si sedettero sulla panca. “Come è stato il viaggio? Immagino dobbiamo raccontarci parecchie cose...!” “E' stato piacevole, tutto sommato.” rispose Kate. “Beh, inizia a sputare il rospo! Tanto non ho fretta... ho solo un matrimonio a cui presenziare! Può aspettare...” rispose Elizabeth, sorridendo. ---------- Alice era seduta al proprio tavolo. Era pensierosa. Taciturna. Aveva cercato in tutti i modi di non pensare agli ultimi avvenimenti della sua vita. Non durante quella giornata di festa. Ogni tanto, le immagini di quelle scale che conducono allo scantinato le rimbalzavano nella testa come grandine sul manto stradale. D'un tratto, William la raggiunse. “Dottoressa...! Che ne dice, dunque, di questa sala? Le piace...?” “E' tutto perfetto. Pienamente nel vostro stile. Comunque, non c'è bisogno ...