Intimo contemplativo
Data: 11/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Paolo dalle bande nere
... prova, sono come san tommaso se non vedo non credo!" L: "Sei davvero un porcellino, sono un po' brilla e vuoi approfittarne vero?" Io: "Signora, mi ha beccato ma le prometto che mi comportero' bene e scommetto che ho ragione io" L: "Cosa vorresti fare, mio bel porcellino?" Sorrideva maliziosa mentro lo diceva. Era seduta con le gambe infilate sotto al tavolo, girai la sua sedia in modo da potermi sedere di fronte a lei e con voce pacata le dissi "Ora le sbottono questa camicia e controllo se tutto sta su da solo, ok?" Non disse nulla quindi iniziai dal bottone vicino al collo, il suo respiro era aumentato, mi guardava dritto negli occhi Io: "visto? Siamo gia' al terzo" Finalmente aprii la camicetta, la pelle bianchissima contrastava con il nero del reggiseno nero, il torace si gonfiava e sgonfiava sempre piu' velocemente. Io: "A prima vista mi pare che tutto sia bello sodo" Scosto la camicetta dalle spalle per arrivare all'elastico del reggiseno, ho le mani congelate ed i pantaloni a fuoco, strofino le mani per riscaldarle ed abbasso la prima spallina, poi con maggiore lentezza la seconda, mi avvicino con la sedia e metto i pollici nelle coppe e mentre sto per abbassarle e godermi quel ben di dio, si alza di scatto e scappa L: "Ma che sto facendo, mio marito dorme di la, non sono una donnaccia!" Riesco a fermarla, provo a richiuderle la camicia per cercare di tranquillizzarla Io: "Signora, si calmi, la prego si sieda non faccio nulla che lei non voglia" Nulla da fare, esce e ...
... sparisce nella sua camera da letto, dove certo non posso inseguirla. Ho un'erezione mostruosa ma soprattutto sono incazzato nero per aver mandato all'aria un'occasione unica, quindi sparecchio e faccio i piatti per raffreddarmi. La domenica seguente mi alzo e lei e' gia' in cucina intenta a lavare, il marito dorme ancora, ci salutiamo e lei mi ringrazia per aver messo tutto a posto la sera prima. Io: "Ringrazio io lei per la piacevole ed inaspettata serata, e comunque c'e' una scommessa da terminare" L: "Quale scommessa? Dimentichiamo tutto quello successo ieri" Io: "Io non dimentico niente, avevo ragione su certe cose che stanno su senza 'contemplativi'" Le prendo il mento e lo giro verso di me e le dico "signora me lo fa uno dei suoi bellissimi sorrisi?" Ma lei, ignorandomi, si rimette a lavare. Batto in ritirata e vado via. Qualche ora dopo, seduto al tavolo della cucina, totalmente assorbito dal mio lavoro al computer non mi accorgo che e' gia' quasi mezzogiorno, lei e' li che su una scala ripone delle stoviglie, la scala e' bassa e non posso vedere nulla, solo i polpacci e le ginocchia che pero' sono sufficienti a risvegliare le mie voglie non troppo sopite. Il rituale domenicale prevede che il marito vada al circolo delle bocce e torni solo alle 18.00, ma alle 12.00 avrebbe puntualmente telefonato per tranquillizzare Lorena, tranquillizzare da cosa non si sa ma questo era il "cerimoniale". Avevo dieci minuti scarsi prima di quella telefonata, volevo stuzzicarla, vado da ...