1. Ripetizioni a casa


    Data: 11/07/2018, Categorie: Etero Autore: Alba6990

    ... prendere un colpo salutandolo. "Tesoro? Cosa c'è? Ti ho sentito urlare!" Urlò la moglie dalla camera da letto. "Niente, amore! Solo un moscone che mi è volato davanti alla faccia!" Era una scusa cretina, ma sua moglie se le beveva tutte, pensò Camilla. Roberto si girò verso di lei e a denti stretti e voce bassa le disse: "Tu sei pazza! Che cosa ci fai qua a casa mia?! C'è mia moglie di là!" "Oh beh, ma TUA moglie se ne sta andando. Quindi non dovrebbe essere un problema per TE." Camilla marcò quelle due parole. Sapeva che lo stuzzicava quando gli dava del "tu" e non del "lei". Lui gliela faceva sempre pagare in qualche modo per quella mancanza di rispetto...e a Camilla piacevano tanto quelle sue punizioni. Certo, non ne faceva un uso spropositato...ma ogni tanto si divertiva a farlo arrabbiare. E infatti, come da copione: "Quel TU sai dove te lo ficco dopo, ragazzina?" "Tesoro! Sei sicuro che non vuoi venire con noi?" "Sì, amore! Tra l'altro mi ha appena scritto una studentessa che vuole delle ripetizioni! Ne approfitto questo pomeriggio!" Roberto si girò verso la finestra, ma Camilla non era più lì. *DING DONG* Il campanello?! Ma sul serio quella lì era in grado di mostrarsi alla luce del sole in una maniera così sfacciata?! Roberto non poteva crederci! E infatti eccola lì, sulla porta! "Buongiorno, professore! Sono qui per le ripetizioni che ha gentilmente accettato di darmi." Lì, con il suo sorrisetto da brava ragazza. Glielo avrebbe trasformato quel sorriso, in una ...
    ... smorfia di piacere, di pura lussuria. "Chi è alla porta?" Disse la moglie avvicinandosi all'ingresso. "Ah, cara!" Roberto si sentiva quasi colto alla sprovvista, ma tenne il controllo dei suoi pensieri. "Lei è Camilla, la studentessa che ho menzionato poco fa, è venuta per le ripetizioni." "A casa nostra?" "Sì, per me era più comodo." Di nuovo, la prima scusa venuta in mente, ma a quanto pare quella donna era davvero stupida. "Ah beh, in questo caso, buon lavoro! Ci vediamo dopo, tesoro! Ed è stato un piacere conoscerti, Camilla!" "Sì, lo è stato anche per me." Disse lei con un sorriso. Poi la porta si chiuse. Rimasero immobili, a guardarsi dritti negli occhi. Entrambi con un palese desiderio nello sguardo, Roberto forse con anche una leggera rabbia per via dello scherzetto di presentarsi a casa a sorpresa. Quando la macchina partì, avvenne tutto in pochi secondi. Roberto afferrò Camilla per i capelli: "Puttanella, prima ti presenti alla mia porta e poi mi dai del tu. Che cosa devo fare con te?" Era, ovviamente, una domanda retorica. La stava già trascinando sul divano in salotto, quando lei disse: "Mi fotta in camera sua, professore, sa quanto mi ecciterebbe farlo dove dorme quella cornuta scema di sua moglie?" Camilla non aveva alcun timore nell'offendere la moglie. Anzi, non la stava mica offendendo, le sue parole evidenziavano ciò che era ovvio. Roberto non rispose neanche, le bastò semplicemente trascinarla (per quanto si possa trascinare qualcuno di non riluttante) in camera ...