1. Piccolina ma ..... grande!


    Data: 12/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Birillodc8, Fonte: Annunci69

    In verità, mi è sempre piaciuto dedicare al sesso molto del mio tempo disponibile, non mi sono mai piaciute le sveltine, in particolare con una nuova conoscenza. Prediligo i contesti intriganti e soft che creano complicità e stimoli dirompenti, ben oltre, il classico piacere che può dare una sveltina improvvisata.
    
    Non avevo mai preso in considerazione l’aspetto, per cosi dire, “Hard” dell’atto sessuale.
    
    Fino all’età di 35 anni, mai mi era passato per la mente, che quelle che consideravo perversioni potessero essere l’oggetto del desiderio di molte persone di ambo i sessi.
    
    Certo, qualche strizzata di capezzoli, palpate irruente e sculacciate controllate, durante gli amplessi ne avevo assestate e ricevute diverse, ma sempre nel contesto gioioso e ludico, ma tra questo ed applicare con dovizia di particolari un trattamento duro, sistematico e ripetuto fino al raggiungimento del piacere, ne correva.
    
    Finche un giorno, mentre ero al supermercato, scambiai due battute con una ragazza, in fila anche lei alla cassa, che avevo già incrociato più volte nelle corsie.Una bella 29 enne, piccolina di statura con due tette prorompenti a stento contenute da un balconcino di taglia più piccola, gonna corta e tacchi alti.
    
    Ad un bel seno generoso, non sono certo indifferente, se accompagnato poi da un paio di gambe simili, coperte da miseri 20 cm. di gonna, la mia attenzione non viene certo distolta.
    
    Casualità vuole che il giorno dopo, mentre sto entrando in posta, c’era anche ...
    ... lei, già in fila allo sportello. Altre due chiacchere, accompagnate da sguardi inequivocabili di reciproca curiosità e quindi l’invito ad attendermi all’uscita per una pausa caffè.
    
    Mi dice che condivide un appartamento li vicino, con il suo ragazzo che è spesso fuori per lavoro.
    
    Tutto avrei immaginato, tranne che di finire, in pausa pranzo, invitato a casa sua.
    
    Entrando, le mi disse subito di scoparla, non voleva che i vicini vedessero che si tratteneva troppo, specie con un altro uomo. Per cui cercai di spogliarla subito, tra le sue proteste, voleva che la scopassi sul tavolo della cucina, solo scostando le mutandine per fare presto. Odio le “sveltine” ma fui costretto ad adeguarmi, perchè lei doveva tornare al lavoro. Mi rimase ovviamente l’amaro in bocca, era bona, belle cosce tornite, belle tette e bel culo, tutto da gustare in ben altro modo, ma non poterle togliere la camicetta, alzare solo la gonna, abbassare le mutande, sbattendola a pecora velocemente sul tavolo…., non fa per proprio per me! Mi feci ovviamente promettere un altro incontro, anche perché avevo capito che non aveva goduto, o l’aveva fatto a metà, troppo tesa, troppo rapida la cosa, tanto pathos, ma poco di tutto il resto.
    
    Quando, trascorso ormai più di un mese dall’evento, avevo ormai archiviato l’accaduto come semplice “sfogo occasionale”, mi fermo dal tabaccaio ed ecco che la incontro di nuovo.
    
    In realtà, come seppi dopo, mi stava “puntando” da un pezzo, ma aspettava che il suo ragazzo, ...
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