La gogna (3)
Data: 17/09/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
Mentre osservo Seby ancora tremante dal godimento, con Enzo e Pino ai suoi lati che, massaggiandolo, cercano di smorzare il suo orgasmo, mi prende una voglia improvvisa. Lancio uno sguardo a Enrico, che mi sorride complice: ha capito le mie intenzioni. Allora afferro un telo da una sedia vicino a me e me lo avvolgo intorno alla vita. Sgattaiolo fuori dalla stanzetta oltre la tenda e mi ritrovo nella vetrina.
Il sipario è ancora chiuso. Attraverso anche la tenda dal lato opposto e cerco di capire dove può essere andato lo scimmione. Lungo il corridoio, sulla destra, un cono di luce spunta da una porta. Procedo e mi fermo dietro l’uscio. Sbircio dentro, ma non vedo nessuno. Entro. Subito sento scrosciare dell’acqua. A sinistra c’è un’altra porta, socchiusa anche quella. Uno specchio riflette un box doccia dentro il quale l’energumeno si striglia come un cavallo.
Mi avvicino proprio mentre quello chiude il rubinetto. Lo vedo accostarsi allo specchio, già con l’accappatoio indosso, e guardarsi dentro.
“Chi è là!”, sbotta, voltandosi di scatto. Vedendomi, aggiunge: “Che vuoi? Un autografo?”, e si rigira a cercare qualcosa in un necessaire. Apro la porta e mi posiziono vicino alla parete dietro di lui. Gli do le spalle e mi levo lentamente il telo, scoprendomi il culo.
“Oh porc…!”, esclama ammirando le mie rotondità. Mi raggiunge e mi palpa una chiappa, mentre un dito si intrufola nel solco. Mugolo come una troia, facendogli capire che sono disponibile. Mi piego un po’ ...
... in avanti e divarico le gambe. “Ah! Ma allora non volevi un autografo!”, dice lui.
“Tu che ne dici?”, ammicco.
“Beh, potrei fartelo lo stesso, ma con una penna speciale…”, mi provoca.
“MMMM! Che aspetti?”, lo invito, e allora lui si apre l’accappatoio, mostrandomi i boxer tesi da un’evidente erezione che si allunga verso destra.
“Però devi metterci l’inchiostro nella penna, altrimenti non scrive…”, mi fa, e capisco cosa intende. Mi giro e mi inginocchio. Infilo le dita nell’elastico delle mutande e le abbasso lentamente. Il suo cazzo si mostra piano ai miei occhi, grosso e ricoperto di pelo. È già barzotto e, quando lo scarto completamente, quello salta su rimbalzando diverse volte. Lo impugno, pur non riuscendo a chiudere del tutto la mia mano, e avvicino la bocca. Ne assaporo il glande e, a dispetto dell’apparenza truce dello scimmione, sa di buono. Lo stringo tra le labbra e subito sento il sangue fluire lungo l’asta, che si gonfia ancora premendo contro le mie fauci e facendomi tossire.
“Che c’è? Non mi dirai che è troppo grosso?”, mi sfotto l’energumeno. “E siamo solo all’inizio! Dai, succhia, troia!”, e comincia a muoversi avanti e indietro, scopandomi la bocca. La minchia aumenta ancora di volume ed io mi strozzo. Gli occhi mi si riempiono di lacrime e sputo saliva. Avere da mangiare una mazza di tali proporzioni mi fa sentire quasi onnipotente. Inizio a sentire caldo, molto caldo. Agguanto le cosce dello scimmione e le stringo forte, attirandolo a me. ...