1. fantasia di una mia ex schiava


    Data: 13/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: unempioasceta

    ... dodici ore tornerò. Sgombra la mente e riposa” Poi la prese per la vita, le baciò un seno e le infilò due dita nella figa per sentire se era bagnata. Fu compiaciuto di trovarla tale “Sì, A, tu lo desideri quanto me. Buona notte. Sii forte”.A camminò per la stanza, si appoggiò alla parete fredda, sedette a pensare, aprì le gambe e appoggiò il sesso alla plastica della sedia per sentirlo palpitare. Ne contemplò la misteriosa attrazione nello specchio sotto di lei. Rimase un’ora così a meditare su ciò che le sarebbe accaduto, poi si coricò e si tirò la coperta ruvida sul corpo. Il pelo e la lana le penetrarono i pori. Era fastidioso e la faceva sentire ancor più nuda, ma eccitata, poi prese sonno e sognò una moltitudine di sogni. Al mattino aprì la porta inaspettatamente una donna, era una straniera, la lavò con una spugna imbevuta di profumo, le fece divaricare le gambe e la depilò all’inguine con la cera calda, lasciandola dolorante e liscia come una pesca vellutata. Le passò lo smalto sulle unghie delle dita e dei piedi, le truccò gli occhi, e le mise il rossetto sulla bocca, sui capezzoli e sulle labbra della vagina, infine le spazzolò i lunghi capelli neri. Solo allora entrò S. Sei bellissima le disse. Le avvolse intorno un mantello che la copriva interamente ma da cui se camminava le gambe uscivano nella loro lucida bellezza.Giunsero in auto al luogo definito. Un’antica chiesa sconsacrata fuori dalla città.La fece entrare nella sagrestia e la pregò di attenderlo. Udiva ...
    ... voci, e fruscii. Fu bendata.Quando le tolse la benda A si trovava al centro di un cerchio di uomini incappucciati, saranno stati una trentina. Uno di loro era più alto e imponente e si staccava di circa un metro dal cerchio. Comprese che si trattava di una setta di cui colui, che S chiamò Maestro, era il capo. Al centro dell’abside della vecchia chiesa vi era un altare di marmo. S le chiese di togliersi il mantello e di lasciarlo cadere. Così A si mostrò nuda, eretta sui suoi bei sandali neri e alti, il capo in alto, i capelli ad accarezzarle le spalle. S era orgoglioso della sua bellezza. La fece salire e sdraiarsi sull’altare, anch’esso sconsacrato, di marmo, poi le appoggiò sul ventre una croce pesante e gelida di ferro che la immobilizzasse con la schiena contro il marmo. Le incatenò le mani dietro al capo e le fissò gambe divaricate alle colonne che reggevano l’altare. Non sarebbe stato necessario, pensò A, che non riteneva di fuggire, ma ciò le concedeva lo stato di vittima sacrificale che più avrebbe eccitato i membri della setta.Il Maestro disse “S, accettiamo la tua offerta, sapendo che A rimane tua. Io e ciascuno dei 9 capi delle 9 sotto sette ci serviremo del suo corpo, ma tu potrai toccarla, baciarla e usarla contemporaneamente a noi, e solo tu potrai frustarla se necessario” A rabbrividì. Su una mensola accanto all’altare erano posati tre vibratori di acciaio bianco, grigio e dorato di grandezze diverse.Il Maestro per primo si avvicinò alla sue gambe. Le toccò il ...