1. La calda notte della signora Pina


    Data: 13/07/2018, Categorie: Etero Autore: fiordinorma

    ... fino all'ultima goccia, mentre il guardone la stantuffava ancora veementemente, scesi dall'auto, lei si posizionò meglio prendendolo tutto in fica rispondendo col bacino alle botte che riceveva. Mi spostai dall'altro lato del mezzo per guardare il culo di mia moglie fuori dall'auto, incollato al bacino dell'uomo che continuava a pomparla con sua grande gioia, non resistetti alla tentazione. Presi il telefonino e indisturbato scattai diverse foto ai due che scopavano, poi anche il guardone venne sborrando dentro la fica di Pina, per fortuna protetta dal preservativo. Feci altre foto, il culo e la fica aperta di mia moglie e il preservativo pieno di sperma che veniva gettato via all'uomo, e così costui dopo aver fatto i "fatti suoi", si allontanava tra gli alberi, presi il profilattico e lo poggiai sul culo di Pina, facendo fuoriuscire il liquido e quindi altre foto. Mai una pizza fù così saporita e gradita come quella che stavamo consumando, forti e contenti di aver infranto un nostro tabù, di tutto parlavamo tranne di ciò che avevamo fatto poco prima, da perfetti complici non ritenevamo di fare commenti, almeno per ora. Erano le due di notte, quando ci avviammo verso casa, ad un tratto un uomo sul ciglio della strada agitava la mano per chiedere soccorso, Infatti un'auto in panne era ferma, ci fermammo. Tre ragazzi dalla apparente età dai venti ai venticinque anni, ci chiesero un passaggio poichè alla loro macchina s'era rotto il motore, guardai mia moglie per chiedere ...
    ... consiglio, data l'ora e i pericoli che si possono correre. Poverini, sembrano dei bravi ragazzi, montiamoli sù, disse con fare materno, ebbene i tre si accomodarono dietro e partimmo in direzione di Napoli. Chiacchierando, i tre dovevano raggiungere Salerno, e non sapevano come fare, questo ci incuriosì e ci intrigò al punto di renderci disponibili eventualmente. Insomma, per farla breve, finimmo per portare i tre a casa nostra, per poi, con le prime luci del giorno potessero proseguire coi mezzi pubblici. Stavolta la situazione era troppo grande da gestire con disinvoltura, ma sia io che Pina ci mostravamo disponibili e carini e questo venne notato e apprezzato dai tre giovanotti, i quali si complimentarono con noi, in particolare con mia moglie. Raffaele, Luca e Antonio, i loro nomi, accettarono il caffè che Pina aveva preparato e si sedettero sul divano di fronte a noi, pensai nel sorseggiarlo che era meglio che mi allontanassi, chiesi scusa e andai nel bagno. Chiuso nel bagno, speravo che mia moglie si desse da fare con i tre, mettendoli a loro agio, peraltro senza la mia presenza potevano osare di più, mettendole le mani addosso, nel senso di palparla. Dopo venti minuti, cautamente sbirciai nel salotto e vidi che Pina stava seduta tra loro, non avevano perso tempo, la situazione per come era stata vissuta non poteva che evolvere in tal senso. La troia aveva due cazzi uno per mano e supino sul tappeto, il terzo le baciava l'interno cosce, belle adeguatamente aperte, rimasi in ...
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