1. Saa, Irina e Mia - capitolo 8 - Collana il Dravor Vol. 3


    Data: 14/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... violentata. All’alba Irina si addormentò e Koss vedendola dormire pacificamente si concesse anche lui due ore di sonno. Quando si svegliò il sole era alto, Irina non era lì. Koss non fece in tempo a smoccolare che sentì l’acqua scrosciare, la puledra era in acqua e stava facendo il bagno, sguazzava felice ed emetteva un profluvio continuo di parole, doveva essere impazzita pensò Koss, quel colpo in testa pensò. Poi lui fischiò e lei lentamente ritornò da lui. Koss le fece due coccole e l’accarezzò dovunque con piacere e senza malizia. La puledra non si sottrasse, Irina senza pensarci, meravigliandosi lei stessa di quello che stava facendo si strusciò sul suo corpo. Anche Koss ne fu sorpreso l’accarezzò con calore e lei arrossì guardando altrove, poi Koss prese una pezza pulita e l’asciugò. Irina si lasciò fare tranquillamente e si concesse alle attenzioni premurose del suo padrone. Dopo averla asciugata Koss prese dalla sella un unguento che le aveva dato Saa, eccezionale per la pelle gli aveva assicurato la sua amante. Koss la fece sdraiare e lo spalmò sulle spalle della puledra che accolse favorevolmente quelle attenzioni, l’unguento era fresco e piacevole. Koss spalmò ancora sul retro delle cosce e poi passò alle natiche iniziando dalle parti esterne, l’unguento funzionava benissimo, lasciava la pelle lucida e pulita ed era profumato. Irina era confusa, quell’uomo l’aveva fatta inanellare, frustare, trasformare in una cavalla da montare eppure non riusciva ad odiarlo. ...
    ... Non capiva cosa le stava succedendo, il sesso per lei era un mistero, si sentiva il cuore palpitare, forte, era calda e pensava di essere rossa in viso. Intanto allargò le gambe per permettere a Koss di pulirla meglio, il tocco era piacevole. Irina non era ancora pronta a confessarlo neanche a se stessa, ma quel padrone le piaceva, sapeva che erano entrambi umani e sapeva che non voleva essere la sua schiava, ma indubbiamente le piaceva, si chiedeva se doveva concedersi. Koss continuava ad accarezzarla, sempre più intimamente. Irina tremò a quel contatto e sospirò. Koss non era indifferente, il sangue gli ribolliva e sentiva che anche la puledra era ormai bella calda, ma non osava forzare, se lo voleva doveva essere ancora più esplicita, non ci voleva poi molto, ma siccome le aveva promesso che non l’avrebbe violentata non voleva equivoci. Lui l’avrebbe incoraggiata a farlo, conosceva mille trucchi. Si impose di raffreddarsi e di giocare bene le sue carte, ma intanto doveva sollecitare i sensi della puledra, ritornò sulle natiche. Irina non protestò, anzi ansimò e le sue natiche si tesero in muta offerta. Koss continuava a palparla. Lei non si sottraeva e Koss continuò ad imperversare, Irina era calda, si agitò, ma era indecisa e cercò di calmarsi, d’altra parte non aveva la minima idea di quello che doveva fare. Nella sua società era l’uomo che iniziava e la donna poteva solo cedere o rifiutarsi. Koss capiva che stava combattendo e sorrise divertito alle sue spalle. La fece ...
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